La Pieve
L'appellativo di "Pieve" , la dedicazione
della stessa a san Michele Arcangelo e l'essere
sotto la giurisdizione della diocesi di Pavia
ci porta a supporre che le origini della chiesa
siano databili tra il VII e VIII secolo nel periodo
della dominazione longobarda.
Nei pressi del campanile e della casa parrocchiale
ancora si vedono i resti della preesistente chiesa
considerata una delle più antiche del piacentino.
Con "Pieve"si indicava
il territorio comprendente un raggruppamento di
parrocchie rurali facente parte di una stessa
diocesi e sul quale stanziava una comunità
cristiana primitiva.
Solo in questa si trovava il battistero e vi esercitava
un collegio di sacerdoti che prestavano servizio
anche alle chiese minori e agli oratori: sappiamo
infatti che da Revigozzo dipendevano le chiese
di San Bernardino, Bramaiano, Groppoducale, Rigolo
poste alla destra del Nure, S. Giovanni, Cogno
San Bassano e Leggio sulla sinistra.
Successivamente si verificò la tendenza
a trasformare ogni chiesa, posta presso un complesso
abitato, in parrocchia indipendente; tendenza
che il Concilio di Trento (1545-1563) ratificò
definitivamente.
L' attuale costruzione, come ricorda la lapide
posta all' interno della chiesa, fu iniziata nel
1903 e terminata nel 1908. L'edificio presenta
una facciata a capanna con ricorsi alterni orizzontali
in pietra e laterizio e rosone al centro. Il portale,
inserito in una arcata strombata, è sormontato
da una lunetta con un affresco raffigurante l'
Arcangelo S. Michele. La cornice di gronda è
fortemente accentuata e messa in risalto da una
serie di archetti ciechi e da tre pinnacoli. Tre
cappelle votive, due poste lungo il lato sinistro
ed una sul destro della costruzione, sono rispettivamente
dedicate a S.Giovanni Bosco, a Maria Ausiliatrice
e a S. Pellegrino. Staccato dalla chiesa si innalza
il campanile sormontato da una alta cuspide.
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