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Fallot de Beaumont

Nasce ad Avignone.
Consacrato vescovo a Roma nel 1782.
Il 3 agosto 1807 diventa Vescovo di Piacenza.
Partecipa al Concilio di Parigi del 1811 convocato da Napoleone Bonaparte.
Il 14 aprile 1813, pur restando titolare della diocesi di Piacenza, viene promosso all'arcivescovado di Bourges ma i canonici di quella diocesi rifiutano di riconoscerlo.
Il 7 maggio 1817 rinuncia alla diocesi di Piacenza in cambio di un congruo vitalizio.


"Analecta juris pontificii"
Dissertations sur divers sujets
de droit canonique,
liturgie et théologie


Cinquième série
Première partie du tome troisième


Rome
Place de Venise 115
1861
"Raccolta di diritto pontificio"
Dissertazione su diversi argomenti di diritto canonico, liturgia e teologia

Quinta edizione
Prima parte del tomo terzo

Roma
Piazza Venezia 115
1861
Pag. 109 Pag. 109
... Dans l'année 1812 l'évèque Fallot de Beaumont unit à son diocèse (de Plaisance) quelques paroisses qui appartenaient à celui de Pavie.
En règle ordinaire le démembrement des diocèses est une chose réservée au Pape.
Le gouvernement voulant que les paroisses qui se trouvaient dans le duché de Plaisance cessassent d'obéir à Pavie, l'évèque Fallot de Beaumont les incorpora à son diocèse de Plaisance.
L'évèque de Pavie lui céda-t-il par délégation provisoire la cure spirituelle de ces paroisses?
C'est ce qu'on ignore.
Les temps étaient mauvais, le recours au S. Siège presque impossible, et l'on devait éviter a tout prix des conflits entre les deux puissances.
Quoiqu'il en soit la paroisse de S. Michel de Revigozzo était une de celles que le R.me Fallot de Beaumont incorpora au diocèse de Plaisance.

L'origine de cette paroisse remonte au delà du onzième siècle.
L'église paroissiale est dans la montagne mais la plaine possède le village de saint Jean qui renferme presque 500 habitans.
Ceux ci désiraient depuis fort longtemps la translation de l'église paroissiale dans leur chapelle de S. Jean.

Ils avaient demandé la translation au duc de Parme qui eut le bon sens de ne pas vouloir s'occuper d'une affaire qui regardait exclusivement l'autorité ecclésiastique.

Dès qu'ils se virent incorporés à Plaisance ils insistèrent plus que jamais et l'évèque, par décret du 15 juillet 1815, sans écouter les réclamations du curé et des habitans de la partie haute, prescrivit la translation.
Lorsque Pie VII passa à Plaisance, les paroissiens de S. Michel, réclamèrent l'annullation du décret episcopal.

L'affaire fut remise à la Saint Congrégation du Concile.
La translation des églises paroissiales n'étant permise, suivant le Concile de Trente, que lorsqu'elles tombent en ruine et que ceux qui sont tenus de les réparer ne veulent pas le faire; l'autorité du Pape étant nécessaire hors de ce cas, la commodité d'une partie des paroissiens n'étant pas une cause canonique, attendu que l'on peut les contenter d'une autre manière, par l'établissement d'une annexe ou autrement.

La S. Congrégation du Concile prescrivit de rétablir la paroisse dans l'ancienne église de saint Michel.

1 An constet de nullilate decreti episcopi Fallot de Beaumont.

2 An redintegranda sit paroecia in antiqua ecclesia S. Michaelis de Revigozzo.
... Nell'anno 1812 il vescovo Fallot de Beaumont accorpò alla sua diocesi (di Piacenza) alcune parrocchie che appartenevano a quella di Pavia.
Stando alla vigente regola lo smembramento delle diocesi era una prerogativa riservata al papa.
Essendo desiderio del governo che le parrocchie situate nel ducato di Piacenza cessassero di dipendere da pavia, il vescovo Fallot de Beaumont le accorpò alla sua diocesi di Piacenza.
Gli avrà il vescovo di Pavia concesso la cura spirituale di queste parrocchie in via provvisoria?
Non è dato saperlo.
Erano tempi difficili, il ricorso alla Santa Sede pressoché impossibile e si dovevano evitare ad ogni costo conflitti tra le due potenze.
Ad ogni buon conto la parrocchia di san Michele di Revigozzo era una di quelle che il Rev.mo Fallot de Baumont incorporò alla diocesi di Piacenza.

L'origine di questa parrocchia risale a prima dell'undicesimo secolo.
La chiesa parrocchiale è nella zona di montagna ma al piano possiede il paese di san Giovanni che conta circa 500 abitanti.
Costoro desideravano, da tanto tempo, che la chiesa parrocchiale venisse traferita nella loro chiesa in san Giovanni.
Avevano fatto richiesta di trasferimento al duca di Parma che ebbe il buonsenso di non volersi occupare di un problema che riguardava esclusivamente l'autorità ecclesiastica.

Come si videro accorpati a Piacenza insistettero più che mai e il vescovo, con decreto del 15 giugno 1815, infischiandosene delle proteste del titolare della Pieve e degli abitanti della zona superiore ne ordinò il traferimento.
Quando papa Pio VII passò per Piacenza, i parrocchiani di san Michele pretesero l'annullamento del decreto episcopale.
La causa fu assegnata alla Santa Congregazione del Concilio.
Il trasferimento delle Chiese parrocchiali non viene consentito, dopo il Concilio di Trento, a meno che le stesse non cadano in rovina e coloro che sono tenuti a ripararle non intendano farlo; al di fuori di questo caso era necessaria l'autorità del Papa non essendo il desiderio di comodità di una parte dei parrocchiani una causa canonica, considerato che li si possono soddisfare in altro modo con la costruzione di un annesso o diversamente.

La S. Congregazione del Concilio ordinò di ristabilire la parrocchia nella vecchia chiesa di san Michele.

1 Che si verifichi la non validità del decreto del vescovo Fallot de Beaumont.

2 Che sia reintegrata la parrocchia nell'antica chiesa di san Michele di Revigozzo
 
 
 
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Ultimo aggiornamento: 02.10.2015  
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