La "Tabula alimentaria"
Con questo termine si indica una tavola in bronzo
rinvenuta a Velleia sulla quale venivano annotate
le ipoteche accese a garanzia di prestiti concessi
dall' Imperatore sulla base della "lex
alimentaria".
Su tale registro delle ipoteche di ogni fondo
ne viene indicato il valore, l'importo del prestito,
la categoria catastale, la posizione sul territorio,
il nome del proprietario e l'indicazione dei
proprietari confinanti.
Questo reperto archeologico, che sembra essere
il documento di questo tipo più esteso
dell'antichità, è stato di grande
aiuto nel fornirci notizie su questi luoghi.
Come tanti altri reperti che rivenduti, fatti
barbaramente a pezzi, fusi, fecero la fortuna
dei prelati che nell'arco di circa dieci anni
si succedettero alla guida della parrocchia
anche questa famosa Tavola fu rotta in vari
pezzi e venduta in più luoghi.
Solo grazie all'interessamento di due sacerdoti,
i canonici Costa e Roncovieri, venne interamente
ricuperata, ricostruita e trasferita presso
il museo di Parma dove attualmente si trova.