Il castello
La storia di questo castello risale ancor
prima dell'anno Mille.
Attualmente si presenta come una costruzione
di tipo trapezoidale rafforzata sugli
angoli, da tre torri rotonde "alla
piacentina" e dal "rivellino"
una quarta torre quadrata di epoca recente.
L' intera struttura, che domina il corso
del fiume Taro, è eretta su uno
sperone roccioso formando un unico insediamento
con il perimetro murario allora posto
a difesa del borgo: oggi all' interno
si può ammirare la collezione di
arredi e dipinti che la marchesa Gambarotta,
ultima proprietaria della residenza, ha
lasciato in eredità al comune.
Il periodo di maggior splendore di Compiano
è legato all'epoca delle Signorie
ed in particolare alla famiglia Landi
che lo tenne, dal 1257 al 1682.
A loro si deve l' attuale struttura del
Castello, e fu Agostino Landi dopo aver
ottenuto dall' imperatore Carlo V il titolo
di Principe della Val Taro, ed il diritto
e privilegio di battere moneta, a riconquistare
Borgotaro e riunire, grazie al matrimonio
con la cugina Giulia, feudataria di Compiano,
lo Stato delle valli del Taro e del Ceno.
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