Grazzano Visconti
Sono rimasto a lungo indeciso se inserire Grazzano
Visconti nell'elenco dei castelli, piuttosto che
tra le località della Valnure meritevoli
di essere visitate.
Parlando di castelli infatti l'immaginazione nostra
corre a scene di battaglia, assalti, duelli, a
intrighi, a leggende che raccontano di amori impossibili
o non corrisposti, di fantasmi che si aggirano
senza pace tra le mura del maniero.... questo
Borgo nulla vanta di tutto questo e, per quanto
tipica espressione di villaggio medioevale, non
ha verso gli uomini del medioevo quei grossi debiti
di riconoscenza che si potrebbero lì per
lì immaginare.
All'inizio del 1900 infatti la località
di Grazzano - non ancora Visconti - era solo conosciuta
come una piccola frazione del comune di Vigolzone,
con uno smantellato castello caro a falchi e lucertole,
anche se il patrimonio storico aveva in quella
costruzione un suo legittimo e suggestivo testimone.
Fu il conte Giuseppe Visconti a trasformare le
poche cadenti case coloniche in fascinose dimore
medievali. La disponibilità di nuovi alloggi,
l'avvio di una scuola di arti e mestieri, l'apertura
di laboratori e botteghe artigiane crearono anche
i presupposti per una attività turistica.
L'obiettivo del conte Giuseppe mirava a realizzare
un borgo che oltre a fare degna cornice al castello,
avesse in se strutture utili ad assicurare lavoro
ai giovani che terminavano i corsi di artigianato
creativo del legno e del ferro battuto della nascente
scuola di Grazzano.
Il borgo medievale diventata città d'arte
è meta di grande richiamo del turismo,
non solo piacentino, capace di attirare ogni anno
quasi trecentomila visitatori.
Le notizie sopra riportate sono state tratte dal
sito di Grazzano Visconti.
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