Torrechiara
Sembra che il nome del luogo
non derivi da torre, ma
da torchio. Benchè
nell'uso si invalso il termine
Torrechiara, si ritiene
che la dizione etimologicamente
corretta sia Torchiara.
La prima attestazione è
del 1028 (in Torclaria).
Anticamente oltre che per
la pigiatura dell'uva (siamo
in zona di produzione di
Malvasia e Sauvignon DOC
Colli di Parma), i torchi
servivano alla spremitura
delle olive, di cui fonti
del sec XIII documentano
la diffusa coltivazione
locale.
Il territorio era tuttavia
popolato da più antica
data, come attestano reperti
dell'Età del bronzo
e d'epoca romana riportati
alla luce da scavi archeologici
(1972) o rinvenimenti di
superficie; nel tratto viario
Pilastro-Arola-Torrechiara-Badia
sono ancora evidenti tracce
della centuriazione romana
dell'agro parmense.
14-08-07
Tutte le notizie relative
a queste pagine (Torrechiara-Castello
-Itinerario guidato-Badia
di santa Maria della
Neve) sono copiate,
senza alcuna modifica
da parte nostra, da
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gentilemente fornita
dall'Ufficio Informazioni
e Accoglienza Turistica
di Torrechiara e restano
quindi di loro esclusiva
proprietà.
Testi a cura di Alessandra
Mordaci
Grafica e stampa Stamperia
srl
Le foto del castello,
scattate su gentile
autorizzazione dell'Ufficio
Informazioni, non
sono di eccelsa
qualità perchè:
1) Artisti si nasce
ed io sfortunatamente...
non lo nacqui!
2) Scattare foto
in un luogo in cui
simile operazione
è vietata
al pubblico mi ha
costretto a nascondermi
agli altri visitatori
per evitare inutili
e non sempre gradite
discussioni ma mi
ha fornito un alibi
per gli scarsi risultati!
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da Luca, Catia, Mariuccia e Antonio.
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