Telluris si forte velis cognoscere cultus,
Virgilium legito; quod si mage nosse laboras
Herbarum vires, Macer tibi carmina dicit.
Si romana cupis et punica noscere bella,
Lucanum quaeras, qui Martis proelia dixit.
Si quid amare libet, vel discere amare legendo,
Nasonem petito; sin autem cura tibi haec est,
Ut sapiens vivas, audi, quae discere possis,
Per quae semotum vitiis deducitur aevum;
Ergo ades et, quae sit sapientia, disce legendo.
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Se per caso desideri conoscere come si coltivano
i campi leggi Virgilio: Se vuoi conoscere le proprietà
delle erbe medicinali te le elencano le opere di Macrone.
Se desideri conoscere le guerre tra Roma e Cartagine cerca Lucano
che ha raccontato queste battaglie.
Se sogni l'amore o desideri imparare ad amare dai libri cerca
Ovidio; ma se ti sta a cuore vivere in saggezza ascolta i consigli
grazie ai quali potrai condurre una esistenza lontana dai vizi.
Ascoltami ora ed impara, leggendo, in che consiste la sapienza.
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l. Si potes, ignotis etiam
prodesse memento;
Utilius regno est meritis adquirere amicos.
2. Mitte archana dei caelumque inquirere quid sit;
Cum sis mortalis, quae sunt mortalia cura.
3. Linque metum leti; nam stultum est tempore in omni,
Dum mortem metuis, amittere gaudia vitae.
4. Iratus de re incerta contendere noli;
Impedit ira animum, ne possit cernere verum.
5. Fac sumptum propere, cum res desiderat ipsa;
Dandum etenim est aliquid, dum tempus postulat aut res.
6. Quod nimium est, fugito, parvo gaudere memento;
Tuta mage puppis est, modico quae flumine fertur
7. Quod pudeat, socios prudens celare memento;
Ne plures culpent id, quod tibi displicet uni.
8. Nolo putes pravos homines peccata lucrari;
Temporibus peccata latent, sed tempore parent,
9. Corporis exigui vires contemnere noli;
Consilo pollet, cui vim natura negavit.
l0. Cui scieris non esse parem te, tempore cede;
Victorem a victo superari saepe videmus.
11. Adversum notum noli contendere verbis;
Lis minimis verbis interdum maxima crescit.
12. Quid deus intendat, noli perquirere sorte;
Quid statuat de te, sine te deliberat ille.
13. Invidiam nimio cultu vitare memento,
Quae si non laedit, tamen hanc sufferre molestum est
14. Esto animo forti, cum sis damnatus inique;
Nemo diu gaudet, qui iudice vincit iniquo.
15. Litis praeteritae noli maledicta referre;
Post inimicitias iram meminisse malorum est.
16. Nec te collaudes nec te culpaveris ipse;
Hoc faciunt stulti, quos gloria vexat inanis.
17. Utere quaesitis modice; cum sumptus abundat,
Labitur exiguo, quod partum est tempore longo.
18. Insipiens esto, cum tempus postulat aut res;
Stultitiam simulare loco prudentia summa est.
19. Luxuriam fugito, simul et vitare memento
Crimen avaritiae; nam sunt contraria famae,
20. Noli tu quaedam referenti credere semper;
Exigua est tribuenda fides, quia multa loquuntur.
21. Quae potu peccas, ignoscere tu tibi noli;
Nam crimen nullum vini est, sed culpa bibentis.
22. Consilium archanum tacito committe sodali;
Corporis auxilium medico committe fideli.
23. Noli successus indignos ferre moleste;
Indulget fortuna malis, ut laedere possit.
24. Prospice, qui veniant, hos casus esse ferendos;
Nam lævius ledit, quidquid previdimus ante.
25. Rebus in adversis animum submittere noli;
Spem retine; spes una hominem nec morte relinquit.
26. Rem, tibi quam noscis aptam, dimittere noli;
Fronte capillata, post haec occasio calva.
27. Quod sequitur specta, quodque imminet ante videto;
Illum imitare deum, partem qui spectat utramque.
28. Fortius ut valeas, interdum parcior esto;
Pauca voluptati debentur, plura saluti.
29. Iudicium populi numquam contempseris unus,
Ne nulli placeas, dum vis contemnere multos.
30. Sit tibi praecipue, quod primum est, cura salutis;
Tempora nec culpes, cum sis tibi causa doloris.
31. Somnia ne cures; nam mens humana, quod optat,
Dum vigilat, sperat; per somnum cernit id ipsum.
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1. Se puoi aiuta anche chi
non conosci: è meglio acquistare amici facendo del bene
piuttosto che un regno.
2. Non interessarti ai segreti degli dei e a cosa ci sia in
cielo: poichè sei mortale occupati di cose relative al
tuo stato.
3. Non temere la morte: è da stolti perdere
i piaceri della vita per paura della morte.
4. Quando sei irato non discutere di un argomento dubbio: La
collera impedisce di discernere il vero.
5.Spendi prontamente secondo l'esigenza del momento: occorre
accettarequalche sacrificio quando il tempo o gli avvenimenti
lo chiedono.
6. Evita ciò che eccede la misura e ricordati di accontentarti
di poco: più sicura è la nave trasportata da una
corrente moderata.
7. Ricorda di nascondere quello che dispiace ai tuoi compagni
affinché molti non incolpino ciò che a te solo
dispiace.
8. Non credere che gli uomini malvagi possano trarre guadagno
dai loro peccati: le colpe restano nascoste per molti anni ma
a tempo debito si manifestano.
9. Non disprezzare le forze di un corpo minuto, a chi ha rifiutato
la forza la natura ha dato l'astuzia.
10.Cedi momentaneamente a chi sai di non essere pari: spesso
il vincitore è superato dal vinto.
11. Evita di entrare in discussione con un amico:
una piccola divergenza può diventare una grande lite.
12. Non ricorrere a sortilegi per conoscere la volontà
degli dei: loro non ti consultano per decidere la tua di sorte.
13.Ricordati di evitare con grande intelligenza l'invidia, la
quale anche se non ti fa danno è tuttavia molesta da
sopportare .
14. Sopporta con coraggio una condanna ingiusta:
nessuno gode a lungo se vince per merito di un giudice disonesto.
15. Non ricordare le ingiurie di una precedente lite: solamente
il malvagio fa sopravvivre il rancore all'amicizia.
16. Non essere pronto a lodarti o a biasimarti;
questo lo fanno gli stolti pieni di vanagloria.
17. Usa con oculatezza le cose acquistate: quando la spesa abbonda
si dissipa in fretta quanto si è accantonato in molto
tempo.
18. Fa' lo stupido quando il momento o le situazioni lo richiedono:
fingersi stupidi al momento opportuno è somma saggezza.
19. Fuggi la prodigalità e nello stesso tempo ricordati
di evitare l'avarizia; ambedue infatti nuocciono alla reputazione.
20. Non credere sempre alle cose che ti vengono raccontate:
occorre dare poco credito a coloro che parlano tanto.
21. Non scusare gli errori fatti per aver ecceduto nel bere;
non è il vino il colpevole ma chi l'ha bevuto.
22. Confida i tuoi segreti pensieri ad un amico discreto; e
affida la cura del corpo a un medico fidato.
23. Non angustiarti per i successi di chi non li merita; la
fortuna perdona ai malvagi per poterli poi punire.
24. Cerca di prevedere le cose che possono esserti di danno;
quanto previsto per tempo fa meno danno.
25. Nelle avversità non perderti di coraggio e non abbandonare
la speranza; solo la speranza non abbandona l'uomo nemmeno in
punto di morte.
26. Non lasciarti mai sfuggire quello che sai può tornarti
utile: l'occasione ha i capelli lunghi davanti, ma è
calva dietro.
27. Prevedi ciò che è imminente e considera ciò
che verrà poi; imita il dio che valuta sia il passato
che il futuro.
28. Per diventare più forte devi talvolta saperti privare;
occorre concedere poco ai piaceri e molto alla salute,
29. Non essere l'unico a disprezzare l'opinione comune: non
piacerai a nessuno dal momento che disprezzi tutti.
30. Abbi, soprattutto cura della tua salute che è il
primo di ogni bene per non incolpare le stagioni quando sei
tu la causa dei tuoi malanni.
31. Non credere ai sogni: la mente umana, infatti, rivede nel
sogno quella stessa cosa che, da sveglia, desidera e spera. |