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Disticha Catonis liber tertius
  Libro terzo dei distici di Catone
Praefatio Prologo
Hoc quicumque velis carmen cognoscere lector,
Cum praecepta ferat, quae sunt gratissima vitae:
Commoda multa feres, sin autem spreveris illud,
Non me doctorem sed te neglexeris ipse
Chiunque tu sia lettore che desideri conoscere questi versi, ideali per rendere la vita piacevole ne trarrai numerosi vantaggi mentre se li tratterai con disprezzo non farai un torto a me che ne sono l'autore ma a te stesso.
l. Instrue praeceptis animum, nec discere cesses;
Nam sine doctrina vita est quasi mortis imago.


2. Fortunae donis semper parere memento;
non opibus bona fama datur, sed moribus ipsis.


3. Cum recte vivas, ne cures verba malorum;
Arbitrii non est nostri, quid quisque loquatur.


4. Productus testis, salvo tamen ante pudore,
Quantumcumque potes, celato crimen amici.


5. Sermones blandos blaesosque cavere memento;
Simplicitas veri fama est, fraus ficta loquendi.

6. Segnitiem fugito, quae vitae ignavia fertur;
Nam cum animus languet, consumit inertia corpus.


7. Interpone tuis interdum gaudia curis,
Ut possis animo quemvis sufferre laborem.


8. Alterius dictum aut factum ne carpseris unquam,
Exemplo simili ne te derideat alter.

9. Quod tibi sors dederit tabulis suprema notato;
Augendo serva, ne sis, quem fama loquatur.


10. Cum tibi divitiae superant in fine senectae
Munificus facito vivas, non parcus amicis.


11. Utile consilium dominus ne despice servi;
Nullius sensum, si prodest, tempseris unquam.

12. Rebus et in censu si non est, quod fuit ante,
Fac vivas contentus eo, quod tempora praebent.


13. Uxorem fuge ne ducas sub nomine dotis,
Nec retinere velis, si coeperit esse molesta.

14. Multorum disce exemplis, quae facta sequaris,
Quae fugias; vita est nobis aliena magistra.


15. Quod potes, id tempta, operis ne pondere pressu
Succumbat labor et frustra temptata relinquas.


16. Quod nosti haud recte factum, nolito tacere,
Ne videare malos imitari velle tacendo.


17. ludicis auxilium sub iniqua lege rogato;
Ipsae etiam leges cupiunt, ut iure rogentur.


18. Quod merito pateris, patienter ferre memento,
Cumque reus tibi sis, ipsum te iudice damna.


19. Multa legas facito, perlectis neglege multa;
Nam miranda canunt, sed non credenda poetae.


20. Inter convivas fac sis sermone modestus,
Ne dicare loquax, cum vis urbanus haberi.


21. Coniugis iratae noli tu verba timere;
Nam lacrimis struit insidias, cum femina plorat.


22. Utere quaesitis, sed ne videaris abuti;
Qui sua consumunt, cum deest, aliena sequuntur.


23. Fac tibi proponas mortem non esse timendam,
Quae bona si non est, finis tam!n illa malorum est.


24. Uxoris linguam, si frugi est, ferre memento,
Namque malum est, non velle pati nec posse tacere.

25. Dilige non aegra caros pietate parentes.
Nec matrem offendas, dum vis bonus esse parenti.

1. Educa sempre il tuo spirito e non smettere mai di imparare: la vita senza cultura è quasi l'immagine della morte.

2. Ricordati che devi sempre sottometterti al volere della fortuna; non è la ricchezza che fa la buona reputazione ma il comportamento.

3. Se vivi onestamente non badare alle parole dei malvagi; non è in nostro potere impedire che qualcuno dica qualche cosa.

4. Chiamato a testimoniare, fatto salvo il tuo onore, nascondi, per quanto è possibile, il peccato del tuo amico.

5. Guardati dai discorsi lusinghevoli e balbettanti; semplice è il linguaggio della verità, ipocrita quello dell'inganno.

6. Fuggi la pigrizia, che rende la vita indolente:
infatti quando lo spirito langue l'inerzia consuma il corpo.

7. Intervalla, talvolta, le tue occupazioni con attività piacevoli per poter sopportare facilmente qualsiasi tipo di fatica.

8. Non criticare mai le parole o le azioni di altri,
per evitare che un altro ti derida per identico esempio.

9. Quello che la sorte ti ha dato annotalo nelle tue tavolette; conservalo ed aumentalo per non essere di quelli di cui la gente parla.

10. Quando alla fine della vecchiaia la ricchezza ti abbonda cerca di vivere munifico e liberale verso i tuoi amici.

11. Tu signore non disprezzare il consiglio di un servo; nessun consiglio è da disprezzare se serve.

12. Se le tue ricchezze e i tuoi affari non sono più quelli di una volta, vivi felice di quello che i tempi attuali ti concedono.

13. Evita di prendere una moglie per la sua dote e non trattenerla se comincia ad essere importuna.

14. Impara dagli esempi di altri quali esempi seguiree quali evitare; l'altrui vita è un ammaestramento per noi.

15. Tenta solo ciò che è nelle tue possibilità per evitare che pressato dal peso dell'opera soccombi alla fatica e abbandoni quanto inutilmente incominciato.

16. Non nascondere ciò che sai non essere stato fatto in modo corretto, per non sembrareche tacendo abbia voluto i imitare i malvagi.

17. Chiedi l'aiuto del giudice per modificare una legge iniqua; anche le stesse leggi vogliono essere mitigate secondo giustizia.

18. Ciò che soffri meritatamente ricordati di sopportarlo con pazienza, e sapendo di essere colpevole come giudice condanna te stesso.

19. Leggi tanto e molte delle cose lette dimenticale; i poeti infatti cantano cose meravigliose ma non vere.

20. Nei conviti sii riservato nel parlare, per non essere giudicato un chiacchierone quando invece vuoi essere considerato educa.

21. Non temere le parole di una moglie adirata: la femmina mentre piange infatti con le lacrime ordisce agguati.

22. Usa le cose acquistate ma dando l'impressione che non ne abusi; quanti dissipano i loro beni ,dal momento che ne sono privi, cercano quelli altrui.

23. Cerca di convincerti che la morte non va temuta: infatti essa, se non è un bene, è almeno la fine di tutti i mali.

24. Se le parole di tua moglie sono utili ricordati di condividerle, è infatti sbagliato non voler sopportare e non poter tacere.

25. Ama i tuoi cari genitori allo stesso modo, per non offendere tua madre per compiacere tuo padre.



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Ultimo aggiornamento: 01.10.2015
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