1. Despice divitias, si vis
animo esse beatus,
Quas qui suscipiunt, mendicant semper avari.
2. Commoda naturae nullo tibi tempore deerunt,
Si contentus eo fueris. quod postulat usus.
3. Cum sis incautus nec rem ratione gubernes,
Noli fortunam, quae non est, dicere caecam.
4. Dilige denarium, sed parce dilige formam,
Quam nemo sanctus nec honestus captat habere.
5. Cum fueris locuples, corpus curare memento; Aeger dives habet
nummos, se non habet ipsum.
6. Verbera cum tuleris discens aliquando magistri,
Fer patris imperium, cum verbis exit in iram.
7. Res age, quae prosunt, rursus vitare memento
In quibus error inest, nec spes est certa laboris.
8. Quod donare potes, gratis concede roganti;
Nam recte fecisse bonis in parte lucrosum est.
9. Quod tibi suspectum est, confestim discute, quid sit;
Namque solent, primo quae sunt neglecta, nocere.
10. Cum te detineat Veneris damnosa voluptas,
Indulgere gulae noli, quae ventris amica est.
11. Cum tibi proponas animalia cuncta timere,
Unum praecipue tibi plus hominem esse timendum.
12. Cum tibi praevalidae fuerint in corpore vires,
Fac sapias; sic tu poteris vir fortis haberi.
13. Auxilium a notis petito, si forte labores;
Nec quisquam melior medicus quam fidus amicus.
14. Cum sis ipse nocens, moritur cur victima pro te?
Stultitia est morte alterius sperare salutem.
15. Cum tibi vel socium vel fidum quaeris amicum,
Non tibi fortuna est hominis sed vita petenda.
16. Utere quaesitis opibus, fuge nomen avari;
Quid tibi divitiae prosint, si pauper abundes?
17. Si famam servare cupis, dum vivis, honestam
Fac fugias animo, quae sunt mala gaudia vitae.
18. Cum sapias animo, noli ridere senectam;
Nam quicumque senet, sensus puerilis in illo est.
19. Disce aliquid; nam cum subito fortuna recessit
Ars remanet vitamque hominis non deserit unquam.
20. Perspicito cuncta tacitus, quid quisque loquatur;
Sermo hominum mores celat et indicat idem.
21. Exerce studium, quamvis perceperis artem,
Ut cura ingenium, sic et manus adiuvat usum.
22. Multum venturi ne cures tempora fati;
Non metuit mortem, qui scit contemnere vitam,
23. Disce, sed a doctis; indoctos ipse doceto;
Propaganda etenim est rerum doctrina bonarum.
24. Hoc bibe quod possis, si tu vis vivere sanus;
Morbi causa mali nimia est quaecumque voluptas.
25. Laudaris quodcumque palam, quodcumque probaris,
Hoc vide, ne rursus, levitatis crimine, damnes.
26. Tranquillis rebus semper adversa timeto,
Rursus in adversis melius sperare memento.
27. Discere ne cesses; cura sapientia crescit;
Rara datur longo prudentia temporis usu.
28. Parce laudato; nam quem tu saepe probaris,
Una dies qualis fuerit ostendet amicus.
29. Non pudeat quae nescieris te velle doceri;
Scire aliquid laus est, culpa est nihil discere velle.
30. Cum Venere et Baccho lis est et iuncta voluptas;
Quod lautum est animo complectere, sed fuge lites.
31. Demissos animo et tacitos vitare memento;
Quod flumen placidum est, forsan latet altius unda.
32. Cum tibi displiceat rerum fortuna tuarum
Alterius specta, quo sis discrimine peior.
33. Quod potes id tempta; nam litus carpere remis
Tutius est multo quam velum tendere in altum.
34. Contra hominem iustum prave contendere noli;
Semper enim deus iniustas ulciscitur iras.
35. Ereptis opibus noli maerere dolendo,
Sed potius gaude, si te contingat habere.
36. Est iactura gravis quae sunt amittere damnis;
Sunt quaedam, quae ferre decet patienter amicum.
37. Tempora longa tibi noli promittere vitae;
Quocumque ingrederis sequitur mors corporis umbra.
38. Thure deum placa, vitulum sine crescat aratro;
Ne credas placare deum, cum caede litatur.
39. Cede locum laesus fortunae, cede potenti;
Laedere qui potuit, prodesse aliquando valebit.
40. Cum quid peccaris, castiga te ipse subinde;
Vulnera dum sanas, dolor est medicina doloris.
41. Damnaris nunquam post longum tempus amicum,
Mutavit mores, sed pignora prima memento.
42. Gratior officiis, quo sis mage carior, esto,
Ne nomen subeas quod dicitur officiperdi.
43. Suspectus caveas ne sis miser omnibus horis,
Nam timidis et suspectis aptissima mors est.
44. Cum fueris proprios servos mercatus in usus,
Et famulos dicas, homines tamen esse memento.
45. Quam primum rapienda tibi est occasio prima, Ne rursus quaeras
quae iam neglexeris ante.
46. Morte repentina noli gaudere malorum:
Felices obeunt quorum sine crimine vita est.
47. Cum tibi sit coniux, ne res et fama laboret,
Vitandum ducas inimicum nomen amici.
48. Cum tibi contigerit studio cognoscere multa,
Fac discas multa et vites nil velle doceri.
49. Miraris verbis nudis me scribere versus?
Hoc brevitas fecit, sensus coniungere binos. |
1. Disprezza le ricchezze
se vuoi essere felice gli avari che le ammassano mendicano
sempre.
2. I doni che la natura ti ha concesso non ti verranno mai
a mancare se saprai accontentarti dello stretto necessario.
3. Se sei incauto e non usi la testa per governare le tue
azioni non accusare la fortuna d'essere cieca perchè
non è vero.
4. Ama il denaro ma non adorarne la bellezza, che nessun uomo
saggio e onesto desidera avere.
5. Quando sarai ricco ricordati di curare il tuo corpo: un
malato ricco hai soldi ma non ha se stesso.
6. Dal momento che sopporti, mentre impari, le percosse del
maestro, sopporta gli ordini di tuo padre quando si adira
a parole.
7. Fai cose utili; ricordati di evitare quelle che portano
ad errori e il cui profitto è incerto.
8. Quello che puoi donare concedilo gratis a chi te lo chiede;
l'aver fatto del bene ai buoni è infatti una parte
di guadagno.
9. Discuti subito di tutto ciò che ti sembra sospetto;
Le cose che si tralasciano dall'inizio possono tornare di
danno.
Quando ti senti vittima della lussuria, non indulgere ai peccati
di gola che è amica del ventre.
11. Quando nel tuo animo ti proponi di temere tutti gli animali,
uno soprattutto da te va temuto: l'uomo.
12. Quando ti sentirai nel pieno delle tue forze
sii saggio; solo così tu sarai considertato uomo forte.
13. In una difficoltà chiedi aiuto a persone conosciute:
nessuno è miglior medico di un amico fidato.
14. Quando tu sei colpevole perchè sacrifichi una vittima
per la tua salvezza? E' da stolti sperare la salvezza dalla
morte altrui.
15. Quando cerchi un compagno o un amico fedele non cercare
la ricchezza dell'uomo ma la sua condotta.
16. Usa le ricchezze acquisite e rifuggi dall'esser considerato
avaro: a che ti servono le ricchezze se ti senti povero nonostante
l'abbondanza.
17. Se vuoi mantenere, durante la tua vita, una reputazione
di onestà, fai che il tuo animo stia lontano dai malvagi
piaceri della vita.
18. Se sei saggio non deridere la vecchiaia ognuno infatti
invecchiando ritorna bambino.
19. Impara un mestiere; se infatti la fortuna ti voltasse
le spalle l’ arte rimane e non abbandona mai la vita
dell’ uomo.
20. Valuta in silenzio tutto ciò che uno dice; le parole
svelano e nascondono nello stesso tempo il carattere degli
uomini.
21. Se hai imparato un mestiere mantienti in esercizio: come
lo studio affina le capacità della mente così
la pratica facilita il lavoro.
22. Non ti angosciare troppo per quello che ti riserva il
futuro non teme la morte chi disprezza questa vita.
23. Impara da chi è sapiente e insegna a chi è
ignorante occorre diffondere l'insegnamento delle cose buone.
24. Non bere oltre il necessario se vuoi mantenerti sano;
ogni eccesso di piacere è causa di malattie.
25. Loda apertamente solo quello che ritieni buono, ricordati
di ciò per non essere accusato di leggerezza.
26. Nei momenti sereni temi sempre le avversità
al contrario nelle avversità ricordati di sperare in
cose migliori.
27. Non smettere di imparare; la sapienza cresce con lo studio;
la saggezza è sempre poca anche con una lunga esperienza.
28, Sii parco di elogi; infatti quello che tu spesso hai lodato,
un giorno mostrerà che amico sia veramente.
29. Non vergognarti di voler imparare le cose che non sai;
sapere qualcosa è lodevole, riprovevole è non
voler imparare.
30. L'amore e il vino sono causa di liti ma anche di piaceri;
abbraccia quanto è piacevole per il tuo animo ma fuggi
le liti.
31. Ricordati di evitare le persone dimesse e taciturne; dove
l'acqua è più tranquilla forse si nascond l'onda
più alta.
32. Quando non sei contento della tua sorte
esamina quella degli altri e chiediti in che cosa la tua sia
peggiore.
33. Non intraprendere nulla oltre le tue capacità;
è certo più sicuro remare seguendo la riva che
alzare le vele in alto mare.
34Verso un uomo giusto non intraprendere cause disoneste,
Dio infatti sempre punisce i sentimenti malvagi.
35. Quando la ricchezza ti abbandona non affliggerti piangendo,
ma piuttosto gioisci se ti capita di possederla.
36. E' grande disgrazia perdere quello che uno ha; solo l'amicizia
aiuta a sopportare ciò con rassegnazione.
37. Non ti promettere lunghi anni di vita; dovunque andrai
la morte seguirà l'ombra del corpo.
38. Placa Dio con l'incenso, lascia che il vitello cresca
senza l'aratro; non credere di placare Dio quando sacrifichi
a lui uccidendo.
39. Se sei offeso cedi alla fortuna e al potere dei potenti;
chi ha potuto nuocerti un giorno potrebbe esserti di aiuto.
40. Se hai commesso qualche peccato, punisciti da solo: mentre
risani le piaghe il dolore è medicina al dolore.
41. Non condannare mai un vecchio amico; avrà anche
cambiato condotta ma ricordati dei meriti passati .
42. Più sarai riconoscente più sarai amato;
così eviterai di essere definito ingrato.
43. Guardati dall'essere sospettoso per non vivere ogni momento
nell'angoscia, i timidi e i sospettosi infatti sono tranquilli
solo da morti.
44. Quando acquisterai degli schiavi a tuo personale servizio,
pur chiamandoli servi ricordati che sono degli uomini.
45. Afferra l'occasione non appena ti si presenta, per non
cercare poi invano quello che prima hai trascurato.
46. Non ti rallegrare per la morte improvvisa dei malvagi:
muoiono felici solo quelli la cui vita è senza colpa.
47. Se hai una moglie e vuoi salvare i tuoi beni e il tuo
onore, evita di dare a un nemico il nome di amico.
48. Quando attraverso lo studio avrai conosciuto molte cose,
cerca di apprenderne molte ed evita di rifiutare gli insegnamenti.
49. Ti stupisci perchè scrivo versi con parole semplici?
la concisione del pensiero me li ha fatti unire a due a due.
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