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Antiquitatis latinae analecta
Raccolta di briciole di saggezza latina
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Saepe est etiam sub palliolo
sordido sapientia:
Spesso la sapienza si nasconde anche sotto un mantello
di nessun valore (Cicerone, Tusculanae Disputationes, Libro III,
XXIII, 56).
L'abito che fa il monaco.
Saepe minus faciunt homines qui magna minantur:
Quanti minacciano di fare cose grandi spesso fanno meno (Attribuita
ad Esopo).
Saepe summa ingenia in occulto latent:
Spesso i grandi ingegni restano nascosti (Plauto, Captivi,
Atto I, II, 165).
Saepe tacens vocem verbaque vultus habet:
Sovente un volto muto ha voce e parole (Ovidio, Ars amatoria,
Libro I, 574).
Saevis tranquillus in undis:
Tranquillo nel mezzo delle onde in tempesta (Motto di Guglielmo
di Nassau).
Salix flectitur sed non frangitur:
Il salice si piega ma non si rompe.
Sanguinis effusione:
Con lo spargimento del proprio sangue.
Sapiens mulier aedificat domum suam: insipiens extructam
quoque manibus destruet:
La donna saggia edifica la casa: quella stolta rovina con
le sue mani quella già costruita (Antico Testam., Proverbi,
14,1).
Sapiens nihil affirmat quod non probet:
Il saggio non afferma nulla se non può provarlo.
Sapiens ut loquatur multo prius consideret:
L' uomo saggio, per parlare, deve prima pensare.
Sapientem pascere barbam:
Coltivare una barba sapiente (Orazio, Satire, Libro III, Sat.
III, 35).
Satis eloquentiae, sapientiae parum:
Abbastanza eloquenza,poco accorgimento (Sallustio, De coniuratione
Catilinae, 5).
Saule, Saule, quid me persequeris?:
Saulo , Saulo, perché mi perseguiti (Nuovo Testam.,
Atti, 9,4).
Scientia et potentia humana in idem coincidunt:
La scienza e la potenza umana hanno un unico punto di incontro
(Bacone, Novum organum, II,4).
Scire est reminisci:
Sapere è ricordare (quanto si è studiato, letto,
sperimentato, visto....).
Scire leges non est verba earum tenere sed vim ac potestatem:
Conoscere le leggi non consiste nel ricordarne le parole ma
capirne la forza e lo spirito (Digesto, I, III, 18).
Secreto amicos admone, lauda palam:
Ammonisci gli amici in privato e lodali in pubblico.
Sed nunc non erat his locus:
Ma ora non c'era posto per queste cose (Orazio, Lettere, Libro
II).
Sed tacitus pasci si posset corvus, haberet plus dapis et rixae
multo minus invidiaeque:
Se il corvo riuscisse a mangiare in silenzio, avrebbe tanto
più cibo e molte meno liti (Orazio Epistulae Libro I, XVII,
50-51).
Semel malus semper praesumitur esse malus:
Chi è stato malvagio una volta si suppone che lo sia
sempre.
Semitam, per quam non revertar, ambulo:
Percorro una strada dalla quale più non ritornerò
(Antico Testam., Giobbe 16,22).
Semper avarus amat mendacia, furta, rapinas:
Sempre l'avaro ama la falsità, i furti e le rapine.
Semper flamma fumo est proxima:
Sempre la fiamma è vicina al fumo (Plauto, Curculio,
Atto I, I, 53).
Semper in civitate nostra senectus venerabilis fuit:
Nella nostra città la vecchiaia fu sempre venerata
(Digesto, Libro L, 6, 6- Callistrato 1, De cognitionibus).
Semper inops quicumque cupit:
E' sempre povero che desidera sempre più (Claudio Claudiano,
In Rufinum, Libro I, 200).
Senes facillime ieiunium ferunt:
Gli anziani sopportano molto facilmente il digiuno (Attribuita
ad Ippocrate).
Seniore priores:
Prima gli anziani.
Saepe ne utile quidem est scire quid futurum sit:
Spesso non è nemmeno utile conoscere quale possa essere
il futuro (Cicerone, Rhetorica, De natura deorum, Libro III, 14).
Saepe stilum vertas:
Capovolgi spesso lo stilo (Orazio, Satire, Libro I, X, 72).
Septies enim cadet iustus et resurget: impii autem corruent in
malum:
Infatti se il giusto cade sette volte, egli si rialza, ma
gli empi soccombono nella sventura. (Antico Testam. Proverbi,
24, 16).
Sera parsimonia in fundo est:
E' tardi fare economia quando siamo ... alla canna del gas
(Seneca, Lettere morali a Lucilio, Libro I, 5).
Seria in crastinum:
Le cose importanti le posticipiamo a domani .
Serum auxilium post proelium:
Arriva in ritardo l'aiuto che arriva a battaglia terminata
(Tito Livio, Ab urbe condita, LibroIII, 5).
Se vincere ipsum longe est difficillimum:
E' cosa veramente molto difficile vincere se stessi.
Sexu foemina, ingenio vir:
Donna per il sesso ma uomo per le capacità (Epitaffio
dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria).
Sibi servire gravissima est servitus:
La peggior schiavitù è essere schiavo di se
stesso.
Sic cum inferiore vivas, quemadmodum tecum superiorem velis vivere:
Comportati con il tuo inferiore come vorresti che il tuo superiore
si comportasse con te (Seneca Lettera a Lucilio Libro V, XLVII,
v.11).
Sic ego nec sine te , nec tecum vivere possum:
Io così non posso vivere nè con te
né senza di te (Ovidio, Amores, Libro III, XI b, 7).
Sic ex murice gemmae:
Così da una roccia spuntano gemme.
Motto dello stemma di Sassuolo.
Sic fac omnia, tamquam spectet aliquis:
Compi ogni cosa come se qualcuno ti osservasse.
La frase è ripresa da quanto Seneca scriveva a
Lucilio "Sic fac omnia tamquam spectet Epicurus"
(=Compi ogni azione come se ti osservasse Epicuro)
(Seneca, Lettere Morali, Libro III, XXV, 5)
Sic itur ad astra:
Solo così si sale alle stelle (Virgilio, Libro IX,
641).
Vedi "Macte animo".
Sic lex, sic iudex:
Tale la legge, tale il giudice (Brocardo).
Il giudice non si può discostare da quello che
la legge impone.
Si cum claudo cohabites, subclaudicare disces:
Se vai con uno zoppo impari a zoppicare (Attribuito
a Michele Apostolio 1422-1480).
Sicut mater ita et filia eius:
Quale la madre tale la figlia (Antico Testam., Ezechiele,
16,44).
Sicut vitis abundans:
Abbondante come una vigna (Motto dello stemma di Vinadio in
provincia di Cuneo).
Sic voluere priores:
Così vollero i superiori.
Sic volvere Parchas:
Così filarono le Parche (Virgilio, Eneide, Libro I,22).
Si Deus intersit:
Se Dio ci assiste (Motto araldico).
Si Deus pro nobis, quis contra nos?:
Se Dio è con noi chi sarà contro di noi? (Nuovo
Testam., san Paolo, Romani 8,31).
Si fractus illabatur orbis, impavidum ferient ruinae:
Se tutto il mondo crollasse, impavido sarei colpito dalle
rovine (Orazio, Odi, Libro III, III, 8).
Si hortum in bibliotheca habes, deerit nihil:
Se presso la biblioteca avrai un un giardino non mancherà
nulla (Cicerone, Lettere ai famigliari, Libro IX, IV a Varrone).
Si iudicas cognosce; si regnas iube:
Se devi giudicare fai indagini; se devi regnare comanda (Seneca,
Medea, 194).
Silent enim leges inter arma:
In tempo di guerra la legge resta in silenzio (Cicerone Pro Milone
IV,11).
Sincerum est nisi vas, quodcumque infundis acescit:
Se il vaso non è pulito, ogni cosa gli si metta dentro
diventa cattivo (Orazio, Lettere, Libro I, II, 54).
Sine ut mortui sepeliant mortuos suos:
Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti (Nuovo Testam.,
Lc. 9,60).
Singula post ova, pocula sume nova:
Dopo ogni uovo scolati un bicchiere di vino (Regimen Sanitatis
Salerni, De modo edendi et bibendi).
Singula quaeque notando:
Prendendo nota delle piccole cose.
Sinite parvulos venire ad me :
Lasciate che i piccoli vengano a me (Nuovo testam. Mc. 10,
15).
Sit piger ad poenas princeps, ad praemia velox:
Il principe sia lento nel punire e sollecito nel premiare
(Ovidio, Lettere dal Ponto, Libro I, II, 121).
Si quis non vult operari nec manducet:
Se qualcuno non vuol lavorare che neppure mangi (Nuovo
Testam., Atti, 2 Ts. 3,10).
Sit tua cura sequi: me duce tutus eris:
Pensa a seguirmi: sotto la mia guida sarai sicuro (Ovidio,
Ars amatoria, Libro II, 58).
Sive bonum sive malum:
Sia nel bene che nel male (Nuovo Testam., II Lett.
Corinzi, 5,10)
Sit venia dicto:
Mi si perdoni l'espressione (Plinio, Epistole, Libro
V, 6,46).
Normalmente si usa l'espressione "Sit venia
verbo" o anche "absit iniuria verbis".
Si vis vincere totum, scarptum adverte bonum:
Se vuoi vincere tutto stai attento alle carte favorevoli che
vengono scartate (Marcello Chitarrellla, De regulis ludendi ac
solvendi in tresseptem).
Si vox est canta; si mollia brachia, salta:
Se hai voce canta, se sei agile danza (Ovidio, Ars amatoria,
Libro I, 595).
Si vultis nihil timere, cogitate omnia esse
timenda:
Se non volete temere nulla, pensate che ogni cosa è
da temere (Seneca, Quaestiones naturales, Libro VI, DeTerrae motu,
2,3).
Socio buxanti apsum negare, est damnum sibi dare:
Negare l'asso al compagno che bussa significa fare il propio
danno (Marcello Chitarrellla, De regulis ludendi ac solvendi in
tresseptem).
Socio buxanti da meliorem, adversario tum peiorem:
Al compagno che bussa da la carta migliore, all'avversario
da la peggiore (Marcello Chitarrellla, De regulis ludendi ac solvendi
in tresseptem).
Solamen miseris socios habuisse malorum:
Avere compagni di sventura è un conforto per i miseri
(Baruch Spinoza, Ethica, 4,57).
Sola virtus praestet gaudium perpetuum:
Solo la virtù può dare una gioia eterna (Seneca,
Lettere morali a Lucilio, Libro III, XXVII, 3).
Sole lucente Maria purificante, plus hiemis quam ante:
Se il 2 febbraio festa della Purificazione di Maria splende
il sole ci sarà più freddo di prima.
Soli Deo gloria, ubi melos nec ibi mali:
Sia gloria all'unico Dio, dove si canta non v'è (nulla)
di male.
(Detto segnalato da Franco C.)
Solus omnino est qui sine amico est:
Vive nella solitudine più completa chi non ha amici (Elredo
di Rievaulx 1110 -1167 De spirituali amicitia LibroV, De amicitiae
fructibus).
Vedi anche "Vae soli!"
Solventur risu tabulae: tu missus abibis:
Con una risata finirà il processo e tu te ne andrai
assolto (Orazio, Satire, Libro II, 1,86).
Spargere voces in vulgum ambiguas:
Spargere voci ambigue tra la folla (Virgilio, Eneide, Libro
II, 98-99).
Sonitumque pedum vocemque tremesco:
Tremo al suono dei piedi e della voce (Virgilio Eneide libro III
v. 648).
Spemque metumque inter dubii:
Indecisi tra la speranza e la paura ( Virgilio Eneide Libro
1 v.218).
Splendide mendax:
Splendidamente falso (Orazio, Odi, Libro III, XI, 35).
Stans pede in uno:
Stando su un solo piede - In un attimo (Orazio, Satire, Libro
I, IV, 10).
Stat magni nominis umbra:
Resta l'ombra di un nome famoso (Lucano, Pharsalia, Libro
I, 135).
Statutum est hominibus semel mori:
E' stato stabilito che l'uomo muoia una sola volta (Nuovo
testam. Lettera agli Ebrei 9,27).
Stetit illa tremens:
Si conficcò vibrando ( Virgilio Eneide Libro II
v.52).
Stultum est timere quod vitare non potes:
E' da stolto temere quello che non si può evitare.
Stilus virum arguit:
Lo stile rivela l'uomo.
Stimulos dedit aemula virtus:
L'emulazione crea nuovi stimoli (Lucano, Pharsalia,
Libro I, 120).
Stultitia morbus est animi:
La stoltezza è una malattia dello spirito. (Seneca, De
beneficiis, Libro Vii, 16).
Sublata causa tollitur effectus:
Eliminata la causa cessa l'effetto (Brocardo).
Sub longis tunicis brevis est animus mulieris:
Sotto le lunghe vesti il cervello della donna è piccolo
(Proverbio popolare).
Subscribens consentire subscriptis censetur:
Chi sottoscrive si ritiene approvi quanto sottoscritto (Brocardo).
Sufficit huic tumulus cui non suffecerat orbis:
A costui cui non bastò il mondo ora basta un sepolcro
(Epitaffio per il sepolcro di Alessandro Magno).
Sum ergo bibo; bibo ergo sum:
Esisto e dunque bevo; bevo dunque esisto (Proverbio goliardico).
Sume superbiam quaesitam meritis:
Insuperbisciti in ragione dei tuoi meriti (Orazio, Odi, Libro
III, XXX, 14-15).
Sumite materiam vestris qui scribitis aequam viribus:
Voi che scrivete scegliete una materia adatta alle vostre
forze (Orazio, Ars poetica, 37).
Summum bonum:
Il bene supremo.
Sunt superis sua iura:
Anche gli dei hanno le loro leggi (Ovidio, Metamorfosi, Libro
IX, 500).
Super aspidem et basiliscum ambulabis et conculcabis leonem et
draconem:
Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi
(Antico Testam., Proverbi, 90,13).
Superfluum non est quod ad declarationem ponitur:
Non è superfluo quello che si aggiunge a chiarimento
(Brocardo).
Surgant omnes:
Tutti si alzino in piedi.
Surge, carnifex:
Alzati carnefice (Attribuito a Dione Cassio 155-229? d.C.
fu storico e funzionario romano ).
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