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Sutor, ne supra crepidam...!
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Salario
Paga per un lavoro subordinato fatto alle dipendenze di
un'impresa. Oggi con un eufemismo viene chiamato stipendio e nella
maggioranza dei casi, per semplificare le procedure, viene direttamente
versato sul conto corrente ma al tempo dei romani le cose erano
ben diverse. "Salarium" (=riguardante il sale)
deriva da "sal, salis" (=sale) e noi, cresciuti
nell'era dei frigoriferi e dei prodotti surgelati, fatichiamo a
comprendere l'importanza del sale non tanto nel condire le pietanze
insipide, ma nella conservazione degli alimenti. Ricordando come
certe abitudini siano dure a morire segnalo che anche in Italia
il sale fu "monopolio di stato" fino ad una decina d'anni
or sono. Come accade ai nostri giorni con la tassa sulla benzina,
i romani rimpinguavano le sempre esangui
casse statali con l' "annona salaria" (=tassa
sul sale) provvedendo già dal IV se. a. C. a collegare Roma
con l'Adriatico, da dove veniva importato, con una strada conosciuta
come "via Salaria". Per questa suo valore intrinseco il
sale, equiparato a denaro contante, con granaglie e olio costituiva
l'indennità dei magistrati per il loro sostentamento o dei
soldati come paga per il tempo passato sotto le armi. L'espressione
rimase inalterata anche quando, nei secoli successivi, il denaro
subentrò a questo tipo di pagamento in natura.
Sentinella
Il termine italiano, usato per definire il soldato che
sta di guardia in un luogo per un tempo determinato, deriva dal
vocabolo latino "sentina,ae" (=sentina, fondo
della nave). Al tempo dei romani sulle navi esisteva infatti una
persona addetta al controllo di questa parte che essendo quella
più bassa e non immediatamente controllabile era a rischio
di infiltrazioni d'acqua con conseguenze che ognuno può immaginare.
Compito di questo guardiano, come quello delle attuali "sentinelle",
era appunto quello di dare l'allarme in caso di pericolo.
Con terminologia marinaresca, Cicerone, esautorato da tutti gli
incarichi pubblici scriveva "Sedebamus in puppi et clavum
tenebamus; nunc autem vix est in sentina locus" (Cic. ep. IX,15,3.2)
(=Stavamo seduti sul ponte di comando tenendo in mano il timone
mentre ora, a malapena, abbiamo un angolino nella sentina).
Sicario
Dal verbo latino "secare" (=troncare,
mozzare) deriva "sica"
tipo di pugnale che per la sua conformazione era adatto
a procurare ferite difficilmente rimarginabili e quindi mortali.
"Sicarius" era quindi chiamato chi faceva uso di quest'arma
ed il vocabolo è passato nel linguaggio corrente ad indicare
colui che compie un omicidio su commissione.
Stipulare
Il vocabolo deriva dal termine "stipula" (=pagliuzza,
stoppia). Anticamente quando si sanciva un patto si spezzava una
pagliuzza. Il vocabolo oggi ha acquistato un senso più ampio;
si dice infatti "stipulare un'alleanza, un contratto, un accordo.
Strada
Il termine deriva dall'espressione romana "Viae stratae"
(=Vie stratificate). Tale infatti era la tecnologia adottata dai
romani nella costruzione di quella rete viaria, circa 140.000 Km.
di strade lastricate e 150.000 Km. in terra battuta che rappresentarono,
per questo popolo, una delle più importanti armi che consentirono
loro tante vittorie. Le "viae stratae" prevedevano
lo scavo di un fossato di oltre un metro di profondità sul
cui fondo veniva posta una massicciata di grosse pietre. Seguiva
uno strato di ciotoli ed uno di pietriso mescolato a sabbia. Per
ultimo si completava il manto stradale, a forma di dorso di mulo
per facilitare lo scolo dell'acqua piovana, con lastre grosse e
piatte.
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