Home Revigozzo Valnure Castelli S.P.Q.R. Autori Gastronomia Contatti Link
Aggiornamenti
Antiquitatis analecta
Curiosità...
D. M. Ausonio
Detti latini
Disticha Catonis
Favole di Fedro
Motti e meridiane
Proverbi latini
Publilio Siro
.
Ego sum Qui sum
Antico Testamento
Nuovo Testamento
.
Nisi Dominus...
Ante colligationem
Itinerarium
Preghiere comuni
 
Capitoli 1-10
Capitoli 11-20
Capitoli 21-31
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
         
 
Ego sum Qui sum.
Liber Proverbiorum
1
2 3 4 5 6 7 8 9 10
  Libro dei Proverbi
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1
1 Parabolae Salomonis filii David regis Israel
2 ad sciendam sapientiam et disciplinam,
ad intellegenda verba prudentiae;
3 ad suscipiendam eruditionem doctrinae, iustitiam et iudicium et aequitatem,

4 ut detur parvulis astutia, adulescenti scientia et recogitatio.
5 Audiat sapiens et addet doctrinam, et intellegens dispositiones possidebit:
6 animadvertet parabolam et allegoriam, verba sapientium et aenigmata eorum.
7 Timor Domini principium scientiae. Sapientiam atque doctrinam stulti despiciunt.
8 Audi, fili mi, disciplinam patris tui et ne reicias legem matris tuae,
9 quia diadema gratiae sunt capiti tuo, et torques collo tuo.
10 Fili mi, si te lactaverint peccatores, ne acquiescas eis.
11 Si dixerint: “ Veni nobiscum, insidiemur sanguini,
abscondamus tendiculas contra insontem frustra;
12 deglutiamus eos sicut infernus viventes
et integros quasi descendentes in lacum:
13 omnem pretiosam substantiam reperiemus,
implebimus domos nostras spoliis;
14 sortem mitte nobiscum, marsupium unum sit omnium nostrum ”;
15 fili mi, ne ambules cum eis, prohibe pedem tuum a semitis eorum.
16 Pedes enim illorum ad malum currunt et festinant, ut effundant sanguinem.
17 Frustra autem iacitur rete ante oculos pinnatorum.
18 Ipsique contra sanguinem suum insidiantur
et moliuntur fraudes contra animas suas.
19 Sic semitae omnis ad rapinam intenti:
animam ipsius possidentis rapiunt.
20 Sapientia foris praedicat, in plateis dat vocem suam,
21 in capite viarum frequentium clamitat, in foribus portarum urbis profert verba sua:
22 “ Usquequo, parvuli, diligitis infantiam, et derisores sibi derisionem cupient, et imprudentes odibunt scientiam?
23 Convertimini ad correptionem meam; en proferam vobis spiritum meum et ostendam vobis verba mea.
24 Quia vocavi, et renuistis, extendi manum meam, et non fuit qui aspiceret;
25 despexistis omne consilium meum et increpationes meas neglexistis.
26 Ego quoque in interitu vestro ridebo et subsannabo, cum terror vobis advenerit,
27 cum irruerit ut procella terror, et interitus quasi tempestas ingruerit, quando venerit super vos tribulatio et angustia ”.

28 Tunc invocabunt me, et non exaudiam, instanter quaerent me et non invenient me,
29 eo quod exosam habuerint disciplinam et timorem Domini non elegerint
30 nec acquieverint consilio meo et despexerint universam correptionem meam.
31 Comedent igitur fructus viae suae suisque consiliis saturabuntur.
32 Aversio parvulorum interficiet eos, et securitas stultorum perdet illos.
33 Qui autem me audierit, absque terrore requiescet et tranquillus erit timore malorum sublato.

1
1 Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d`Israele,
2 per conoscere la sapienza e la disciplina, per capire i detti profondi, 3 per acquistare un`istruzione illuminata, equità, giustizia e rettitudine,
4 per dare agli inesperti l`accortezza, ai giovani conoscenza e riflessione.
5 Ascolti il saggio e aumenterà il sapere, e l`uomo accorto acquisterà il dono del consiglio,
6 per comprendere proverbi e allegorie, le massime dei saggi e i loro enigmi.
7 Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l`istruzione.
8 Ascolta, figlio mio, l`istruzione di tuo padre e non disprezzare l`insegnamento di tua madre,
9 perché saranno una corona graziosa sul tuo capo e monili per il tuo collo.
10 Figlio mio, se i peccatori ti vogliono traviare, non acconsentire!
11 Se ti dicono: "Vieni con noi, complottiamo per spargere sangue, insidiamo impunemente l`innocente,
12 inghiottiamoli vivi come gli inferi, interi, come coloro che scendon nella fossa;
13 troveremo ogni specie di beni preziosi, riempiremo di bottino le nostre case;
14 tu getterai la sorte insieme con noi, una sola borsa avremo in comune",
15 figlio mio, non andare per la loro strada, tieni lontano il piede dai loro sentieri!
16 I loro passi infatti corrono verso il male e si affrettano a spargere il sangue.
17 Invano si tende la rete sotto gli occhi degli uccelli.
18 Ma costoro complottano contro il proprio sangue, pongono agguati contro se stessi.
19 Tale è la fine di chi si dá alla rapina; la cupidigia toglie di mezzo colui che ne è dominato.
20 La Sapienza grida per le strade nelle piazze fa udire la voce;
21 dall`alto delle mura essa chiama, pronunzia i suoi detti alle porte della città:
22 "Fino a quando, o inesperti, amerete l`inesperienza e i beffardi si compiaceranno delle loro beffe e gli sciocchi avranno in odio la scienza?
23 Volgetevi alle mie esortazioni: ecco, io effonderò il mio spirito su di voi e vi manifesterò le mie parole.
24 Poiché vi ho chiamato e avete rifiutato, ho steso la mano e nessuno ci ha fatto attenzione; 2
5 avete trascurato ogni mio consiglio e la mia esortazione non avete accolto;
26 anch`io riderò delle vostre sventure, mi farò beffe quando su di voi verrà la paura,
27 quando come una tempesta vi piomberà addosso il terrore, quando la disgrazia vi raggiungerà come un uragano, quando vi colpirà l`angoscia e la tribolazione.
28 Allora mi invocheranno, ma io non risponderò, mi cercheranno, ma non mi troveranno.
29 Poiché hanno odiato la sapienza e non hanno amato il timore del Signore;
30 non hanno accettato il mio consiglio e hanno disprezzato tutte le mie esortazioni;
31 mangeranno il frutto della loro condotta e si sazieranno dei risultati delle loro decisioni.
32 Sì, lo sbandamento degli inesperti li ucciderà e la spensieratezza degli sciocchi li farà perire;
33 ma chi ascolta me vivrà tranquillo e sicuro dal timore del male".
2
1 Fili mi, si susceperis sermones meos et mandata mea absconderis penes te,
2 intendens ad sapientiam aurem tuam,
inclinans cor tuum ad cognoscendam prudentiam;
3 si enim sapientiam invocaveris et dederis vocem tuam prudentiae, 
4 si quaesieris eam quasi pecuniam et sicut thesauros conquisieris illam,
5 tunc intelleges timorem Domini et scientiam Dei invenies.
6 Quia Dominus dat sapientiam, et ex ore eius scientia et prudentia. 
7 Thesaurizabit rectis sollertiam et clipeus erit gradientibus simpliciter
8 servans semitas iustitiae et vias sanctorum custodiens.
9 Tunc intelleges iustitiam et iudicium et aequitatem et omnem semitam bonam,
10 quia intrabit sapientia cor tuum, et scientia animae tuae placebit.
11 Consilium custodiet te, et prudentia servabit te,

12 ut eruaris a via mala et ab homine, qui perversa loquitur;
13 qui relinquunt iter rectum, ut ambulent per vias tenebrosas;
14 qui laetantur, cum malefecerint, et exsultant in rebus pessimis:
15 quorum viae perversae sunt, et pravi gressus eorum.
16 Ut eruaris a muliere aliena et ab extranea, quae mollit sermones suos
17 et relinquit ducem pubertatis suae et pacti Dei sui oblita est.
18 Inclinata est enim ad mortem domus eius,
et ad inferos semitae ipsius;
19 omnes, qui ingrediuntur ad eam, non revertentur
nec apprehendent semitas vitae.
20 Ut ambules in via bonorum et calles iustorum custodias:
21 qui enim recti sunt, habitabunt in terra, et simplices permanebunt in ea;
22 impii vero de terra perdentur, et, qui inique agunt, auferentur ex ea.
2
1 Figlio mio, se tu accoglierai le mie parole e custodirai in te i miei precetti,
2 tendendo il tuo orecchio alla sapienza, inclinando il tuo cuore alla prudenza,
3 se appunto invocherai l`intelligenza e chiamerai la saggezza,
4 se la ricercherai come l`argento e per essa scaverai come per i tesori,
5 allora comprenderai il timore del Signore e troverai la scienza di Dio,
6 perché il Signore dá la sapienza, dalla sua bocca esce scienza e prudenza.
7 Egli riserva ai giusti la sua protezione, è scudo a coloro che agiscono con rettitudine,
8 vegliando sui sentieri della giustizia e custodendo le vie dei suoi amici.
9 Allora comprenderai l`equità e la giustizia, e la rettitudine con tutte le vie del bene,
10 perché la sapienza entrerà nel tuo cuore e la scienza delizierà il tuo animo.
11 La riflessione ti custodirà e l`intelligenza veglierà su di te,
12 per salvarti dalla via del male, dall`uomo che parla di propositi perversi,
13 da coloro che abbandonano i retti sentieri per camminare nelle vie delle tenebre,
14 che godono nel fare il male, gioiscono dei loro propositi perversi;
15 i cui sentieri sono tortuosi e le cui strade sono oblique,
16 per salvarti dalla donna straniera, dalla forestiera che ha parole seducenti,
17 che abbandona il compagno della sua giovinezza e dimentica l`alleanza con il suo Dio.
18 La sua casa conduce verso la morte e verso il regno delle ombre i suoi sentieri.
19 Quanti vanno da lei non fanno ritorno, non raggiungono i sentieri della vita.

20 Per questo tu camminerai sulla strada dei buoni e ti atterrai ai sentieri dei giusti,
21 perché gli uomini retti abiteranno nel paese e gli integri vi resteranno,
22 ma i malvagi saranno sterminati dalla terra, gli infedeli ne saranno strappati.
3
1 Fili mi, ne obliviscaris legis meae, et praecepta mea cor tuum custodiat;
2 longitudinem enim dierum et annos vitae et pacem apponent tibi.
3 Misericordia et veritas te non deserant;
circumda eas gutturi tuo
et describe in tabulis cordis tui,
4 et invenies gratiam et successum bonum
coram Deo et hominibus.
5 Habe fiduciam in Domino ex toto corde tuo
et ne innitaris prudentiae tuae.
6 In omnibus viis tuis cogita illum, et ipse diriget gressus tuos.
7 Ne sis sapiens apud temetipsum; time Dominum et recede a malo.
8 Sanitas quippe erit umbilico tuo, et irrigatio ossibus tuis.
9 Honora Dominum de tua substantia et de primitiis omnium frugum tuarum,
10 et implebuntur horrea tua frumento, et vino torcularia tua redundabunt.
11 Disciplinam Domini, fili mi, ne abicias nec asperneris, cum ab eo corriperis:
12 quem enim diligit, Dominus corripit et quasi pater in filio complacet sibi.
13 Beatus homo, qui invenit sapientiam et qui affluit prudentia:
14 melior est acquisitio eius negotiatione argenti,
et auro primo fructus eius.
15 Pretiosior est cunctis gemmis, et omnia pretiosa tua huic non valent comparari;
16 longitudo dierum in dextera eius, et in sinistra illius divitiae et gloria.
17 Viae eius viae pulchrae, et omnes semitae illius pacificae.
18 Lignum vitae est his, qui apprehenderint eam;
et, qui tenuerit eam, beatus.
19 Dominus sapientia fundavit terram, stabilivit caelos prudentia;
20 sapientia illius eruperunt abyssi, et nubes rorem stillant.
21 Fili mi, ne effluant haec ab oculis tuis; custodi prudentiam atque consilium,
22 et erit vita animae tuae, et gratia collo tuo;
23 tunc ambulabis fiducialiter in via tua, et pes tuus non impinget.
24 Si dormieris, non timebis; quiesces, et suavis erit somnus tuus.
25 Ne paveas repentino terrore et irruentem tibi turbinem impiorum, cum venerit.
26 Dominus enim erit in latere tuo et custodiet pedem tuum, ne capiaris.
27 Noli prohibere beneficium ab eo, cui debetur,
si in potestate manus tuae est, ut facias.
28 Ne dicas amico tuo: “ Vade et revertere,
cras dabo tibi ”, cum statim possis dare.
29 Ne moliaris amico tuo malum, cum ille apud te sedeat cum fiducia.
30 Ne contendas adversus hominem frustra, cum ipse tibi nihil mali fecerit.
31 Ne aemuleris hominem iniustum nec imiteris omnes vias eius,
32 quia abominatio Domini est omnis pravus, et cum simplicibus societas eius.
33 Maledictio a Domino in domo impii, habitacula autem iustorum benedicentur.

34 Ipse deludet illusores et mansuetis dabit gratiam;
35 gloriam sapientes possidebunt, stultorum exaltatio ignominia.
3
1 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei precetti,
2 perché lunghi giorni e anni di vita e pace ti porteranno.
3 Bontà e fedeltà non ti abbandonino; lègale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore,
4 e otterrai favore e buon successo agli occhi di Dio e degli uomini.
5 Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza;
6 in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri.
7 Non credere di essere saggio, temi il Signore e stá lontano dal male.
8 Salute sarà per il tuo corpo e un refrigerio per le tue ossa.
9 Onora il Signore con i tuoi averi e con le primizie di tutti i tuoi raccolti;
10 i tuoi granai si riempiranno di grano e i tuoi tini traboccheranno di mosto.
11 Figlio mio, non disprezzare l`istruzione del Signore e non aver a noia la sua esortazione,
12 perché il Signore corregge chi ama, come un padre il figlio prediletto.
13 Beato l`uomo che ha trovato la sapienza e il mortale che ha acquistato la prudenza,
14 perché il suo possesso è preferibile a quello dell`argento e il suo provento a quello dell`oro.
15 Essa è più preziosa delle perle e neppure l`oggetto più caro la uguaglia.
16 Lunghi giorni sono nella sua destra e nella sua sinistra ricchezza e onore;
17 le sue vie sono vie deliziose e tutti i suoi sentieri conducono al benessere.
18 E` un albero di vita per chi ad essa s`attiene e chi ad essa si stringe è beato.
19 Il Signore ha fondato la terra con la sapienza, ha consolidato i cieli con intelligenza;
20 dalla sua scienza sono stati aperti gli abissi e le nubi stillano rugiada.
21 Figlio mio, conserva il consiglio e la riflessione, né si allontanino mai dai tuoi occhi:
22 saranno vita per te e grazia per il tuo collo.
23 Allora camminerai sicuro per la tua strada e il tuo piede non inciamperà.
24 Se ti coricherai, non avrai da temere; se ti coricherai, il tuo sonno sarà dolce.
25 Non temerai per uno spavento improvviso, né per la rovina degli empi quando verrà,
26 perché il Signore sarà la tua sicurezza, preserverà il tuo piede dal laccio.
27 Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo.
28 Non dire al tuo prossimo: "Và, ripassa, te lo darò domani", se tu hai ciò che ti chiede.
29 Non tramare il male contro il tuo prossimo mentre egli dimora fiducioso presso di te.
30 Non litigare senza motivo con nessuno, se non ti ha fatto nulla di male.
31 Non invidiare l`uomo violento e non imitare affatto la sua condotta,
32 perché il Signore ha in abominio il malvagio, mentre la sua amicizia è per i giusti.
33 La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio, mentre egli benedice la dimora dei giusti.
34 Dei beffardi egli si fa beffe e agli umili concede la grazia.
35 I saggi possiederanno onore ma gli stolti riceveranno ignominia.
4
1 Audite, filii, disciplinam patris et attendite, ut sciatis prudentiam;
2 quoniam doctrinam bonam tribuam vobis, legem meam ne derelinquatis.
3 Nam et ego filius fui patris mei, tenellus et unigenitus coram matre mea;
4 et docebat me atque dicebat: “ Suscipiat verba mea cor tuum, custodi praecepta mea et vives.
5 Posside sapientiam, posside prudentiam,
ne obliviscaris neque declines a verbis oris mei.

6 Ne dimittas eam, et custodiet te, dilige eam, et servabit te.
7 Principium sapientiae: posside sapientiam
et in omni possessione tua acquire prudentiam.

8 Arripe illam, et exaltabit te, glorificaberis ab ea, cum eam fueris amplexatus.
9 Dabit capiti tuo diadema gratiae, et corona inclita proteget te ”.
10 Audi, fili mi, et suscipe verba mea, ut multiplicentur tibi anni vitae.
11 Viam sapientiae monstravi tibi; duxi te per semitas aequitatis,
12 quas cum ingressus fueris, non arctabuntur gressus tui, et currens non habebis offendiculum.
13 Tene disciplinam nec laxes; custodi illam, quia ipsa est vita tua.
14 Ne ingrediaris in semitas impiorum nec procedas in malorum via.
15 Fuge ab ea nec transeas per illam; declina et desere eam.
16 Non enim dormiunt, nisi malefecerint, et rapitur somnus ab eis, nisi supplantaverint.

17 Comedunt enim panem impietatis et vinum iniquitatis bibunt.
18 Iustorum autem semita quasi lux splendens
procedit et crescit usque ad perfectam diem.
19 Via impiorum tenebrosa; nesciunt, ubi corruant.

20 Fili mi, ausculta sermones meos et ad eloquia mea inclina aurem tuam;
21 ne recedant ab oculis tuis, custodi ea in medio cordis tui:
22 vita enim sunt invenientibus ea, et universae carni sanitas.
23 Omni custodia serva cor tuum, quia ex ipso vita procedit.
24 Remove a te os pravum, et detrahentia labia sint procul a te.
25 Oculi tui recta videant, et palpebrae tuae dirigantur coram te.
26 Observa semitam pedum tuorum, et omnes viae tuae stabilientur.
27 Ne declines ad dexteram neque ad sinistram,
averte pedem tuum a malo.
4
1 Ascoltate, o figli, l`istruzione di un padre e fate attenzione per conoscere la verità,
2 poiché io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento.
3 Anch`io sono stato un figlio per mio padre, tenero e caro agli occhi di mia madre.
4 Egli mi istruiva dicendomi: "Il tuo cuore ritenga le mie parole; custodisci i miei precetti e vivrai.
5 Acquista la sapienza, acquista l`intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca e non allontanartene mai.
6 Non abbandonarla ed essa ti custodirà, amala e veglierà su di te.
7 Principio della sapienza: acquista la sapienza; a costo di tutto ciò che possiedi acquista l`intelligenza.
8 Stimala ed essa ti esalterà, sarà la tua gloria, se l`abbraccerai.
9 Una corona di grazia porrà sul tuo capo, con un diadema di gloria ti cingerà".
10 Ascolta, figlio mio, e accogli le mie parole ed esse moltiplicheranno gli anni della tua vita.
11 Ti indico la via della sapienza; ti guido per i sentieri della rettitudine.
12 Quando cammini non saranno intralciati i tuoi passi, e se corri, non inciamperai.
13 Attieniti alla disciplina, non lasciarla, pràticala, perché essa è la tua vita.
14 Non battere la strada degli empi e non procedere per la via dei malvagi.
15 Evita quella strada, non passarvi, stá lontano e passa oltre.
16 Essi non dormono, se non fanno del male; non si lasciano prendere dal sonno, se non fanno cadere qualcuno;
17 mangiano il pane dell`empietà e bevono il vino della violenza.
18 La strada dei giusti è come la luce dell`alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio.
19 La via degli empi è come l`oscurità: non sanno dove saranno spinti a cadere.
20 Figlio mio, fà attenzione alle mie parole, porgi l`orecchio ai miei detti;
21 non perderli mai di vista, custodiscili nel tuo cuore,
22 perché essi sono vita per chi li trova e salute per tutto il suo corpo.
23 Con ogni cura vigila sul cuore perché da esso sgorga la vita.
24 Tieni lungi da te la bocca perversa e allontana da te le labbra fallaci.
25 I tuoi occhi guardino diritto e le tue pupille mirino diritto davanti a te.
26 Bada alla strada dove metti il piede e tutte le tue vie siano ben rassodate.
27 Non deviare né a destra né a sinistra, tieni lontano il piede dal male.
5
1 Fili mi, attende ad sapientiam meam,
et prudentiae meae inclina aurem tuam,
2 ut custodias cogitationes, et disciplinam labia tua conservent.
3 Favum enim stillant labia meretricis, et nitidius oleo guttur eius;
4 novissima autem illius amara quasi absinthium
et acuta quasi gladius biceps.
5 Pedes eius descendunt in mortem, et ad inferos gressus illius tendunt;
6 cum non observet semitam vitae, vagi sunt gressus eius, et ipsa nescit.
7 Nunc ergo, fili mi, audi me et ne recedas a verbis oris mei.
8 Longe fac ab ea viam tuam et ne appropinques foribus domus eius.
9 Ne des alienis honorem tuum et annos tuos crudeli,
10 ne forte impleantur extranei viribus tuis, et labores tui sint in domo aliena,
11 et gemas in novissimis, quando consumpseris carnes tuas et corpus tuum
12 et dicas: “ Cur detestatus sum disciplinam,
et increpationes renuit cor meum,
13 nec audivi vocem docentium me et magistris non inclinavi aurem meam?
14 Paene fui in omni malo, in medio ecclesiae et synagogae ”.
15 Bibe aquam de cisterna tua et fluenta putei tui,

16 ne deriventur fontes tui foras, et in plateis rivi aquarum;
17 habeto eas solus, nec sint alieni participes tui.
18 Sit vena tua benedicta, et laetare cum muliere adulescentiae tuae;

19 cerva carissima et gratissimus hinnulus,
blanditiae eius inebrient te in omni tempore,
in amore eius delectare iugiter.
20 Quare seduceris, fili mi, ab aliena et foveris in sinu extraneae?
21 Quoniam ante Dominum viae hominis, et omnes gressus eius considerat.
22 Iniquitates suae capient impium, et funibus peccatorum suorum constringetur.
23 Ipse morietur, quia non habuit disciplinam,
et in multitudine stultitiae suae decipietur.
5
1 Figlio mio, fà attenzione alla mia sapienza e porgi l`orecchio alla mia intelligenza,
2 perché tu possa seguire le mie riflessioni e le tue labbra custodiscano la scienza.
3 Stillano miele le labbra di una straniera e più viscida dell`olio è la sua bocca;
4 ma ciò che segue è amaro come assenzio, pungente come spada a doppio taglio.
5 I suoi piedi scendono verso la morte, i suoi passi conducono agli inferi.
6 Per timore che tu guardi al sentiero della vita, le sue vie volgono qua e là; essa non se ne cura.
7 Ora, figlio mio, ascoltami e non allontanarti dalle parole della mia bocca.
8 Tieni lontano da lei il tuo cammino e non avvicinarti alla porta della sua casa,
9 per non mettere in balìa di altri il tuo vigore e i tuoi anni in balìa di un uomo crudele,
10 perché non si sazino dei tuoi beni gli estranei, non finiscano le tue fatiche in casa di un forestiero
11 e tu non gema sulla tua sorte, quando verranno meno il tuo corpo e la tua carne,
12 e dica: "Perché mai ho odiato la disciplina e il mio cuore ha disprezzato la correzione?
13 Non ho ascoltato la voce dei miei maestri, non ho prestato orecchio a chi m`istruiva.
14 Per poco non mi son trovato nel colmo dei mali in mezzo alla folla e all`assemblea".
15 Bevi l`acqua della tua cisterna e quella che zampilla dal tuo pozzo,
16 perché le tue sorgenti non scorrano al di fuori, i tuoi ruscelli nelle pubbliche piazze,
17 ma siano per te solo e non per degli estranei insieme a te.
18 Sia benedetta la tua sorgente; trova gioia nella donna della tua giovinezza:
19 cerva amabile, gazzella graziosa, essa s`intrattenga con te; le sue tenerezze ti inebrino sempre; sii tu sempre invaghito del suo amore!
20 Perché, figlio mio, invaghirti d`una straniera e stringerti al petto di un`estranea?
21 Poiché gli occhi del Signore osservano le vie dell`uomo ed egli vede tutti i suoi sentieri.
22 L`empio è preda delle sue iniquità, è catturato con le funi del suo peccato.
23 Egli morirà per mancanza di istruzione, si perderà per la sua grande stoltezza.
6
1 Fili mi, si spoponderis pro amico tuo,
defixisti apud extraneum manum tuam;
2 illaqueatus es verbis oris tui et captus propriis sermonibus.
3 Fac ergo, quod dico, fili mi, et temetipsum libera,
quia incidisti in manum proximi tui; discurre, prosternere, insta amico tuo.
4 Ne dederis somnum oculis tuis nec palpebris tuis dormitationem.
5 Eruere quasi dammula de rete, et quasi avis de manu aucupis.
6 Vade ad formicam, o piger, et considera vias eius et disce sapientiam.
7 Quae, cum non habeat ducem nec praeceptorem nec principem,
8 parat in aestate cibum sibi et congregat in messe, quod comedat.
9 Usquequo, piger, dormies? Quando consurges e somno tuo?
10 Paululum dormis, paululum dormitas, paululum conseres manus, ut dormias;
11 et veniet tibi quasi viator egestas, et pauperies quasi vir armatus.
12 Homo iniquus, vir inutilis, graditur ore perverso;

13 annuit oculis, terit pede, digito loquitur.
14 Prava in corde suo machinatur, malum in omni tempore, iurgia seminat.

15 Ideo extemplo veniet perditio sua, et subito conteretur nec habebit medicinam.
16 Sex sunt, quae odit Dominus, et septem detestatur anima eius:
17 oculos sublimes, linguam mendacem,
manus effundentes innoxium sanguinem,
18 cor machinans cogitationes pravas, pedes veloces ad currendum in malum,
19 proferentem mendacia, testem fallacem
et eum, qui seminat inter fratres discordias.
20 Conserva, fili mi, praecepta patris tui
et ne reicias legem matris tuae;
21 liga ea in corde tuo iugiter et circumda gutturi tuo.
22 Cum ambulaveris, dirigent te, cum dormieris, custodient te
et, cum evigilaveris, colloquentur tecum.
23 Quia mandatum lucerna est, et lex lux, et via vitae increpatio disciplinae,

24 ut custodiant te a muliere mala et a blanda lingua extraneae;
25 non concupiscat pulchritudinem eius cor tuum,
nec capiaris nutibus illius:
26 pretium enim scorti vix est torta panis,
mulier autem viri pretiosam animam capit.
27 Numquid potest homo abscondere ignem in sinu suo, et vestimenta illius non ardebunt?
28 Aut ambulare super prunas, et non comburentur plantae eius?
29 Sic qui ingreditur ad mulierem proximi sui;
non erit mundus, quicumque tetigerit eam.
30 Non contemptui erit fur, cum furatus fuerit,
ut esurientem impleat animam.
31 Deprehensus quoque reddet septuplum
et omnem substantiam domus suae tradet.
32 Qui autem adulter est cum muliere, vecors est;
perdet animam suam, qui hoc fecerit.
33 Plagam et ignominiam congregat sibi,
et opprobrium illius non delebitur.
34 Quia zelus est furor viri, et non parcet in die vindictae
35 nec accipiet personam tuam in piaculum
nec suscipiet dona plurima.
6
1 Figlio mio, se hai garantito per il tuo prossimo, se hai dato la tua mano per un estraneo,
2 se ti sei legato con le parole delle tue labbra e ti sei lasciato prendere dalle parole della tua bocca,
3 figlio mio, fà così per liberartene: poiché sei caduto nelle mani del tuo prossimo, và, gèttati ai suoi piedi, importuna il tuo prossimo;
4 non concedere sonno ai tuoi occhi né riposo alle tue palpebre,
5 lìberatene come la gazzella dal laccio, come un uccello dalle mani del cacciatore.
6 Và dalla formica, o pigro, guarda le sue abitudini e diventa saggio.
7 Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone,
8 eppure d`estate si provvede il vitto, al tempo della mietitura accumula il cibo.
9 Fino a quando, pigro, te ne starai a dormire? Quando ti scuoterai dal sonno?
10 Un po` dormire, un po` sonnecchiare, un pò incrociare le braccia per riposare
11 e intanto giunge a te la miseria, come un vagabondo, e l`indigenza, come un mendicante.
12 Il perverso, uomo iniquo, va con la bocca distorta,
13 ammicca con gli occhi, stropiccia i piedi e fa cenni con le dita.
14 Cova propositi malvagi nel cuore, in ogni tempo suscita liti.
15 Per questo improvvisa verrà la sua rovina, in un attimo crollerà senza rimedio.
16 Sei cose odia il Signore, anzi sette gli sono in abominio:
17 occhi alteri, lingua bugiarda, mani che versano sangue innocente,
18 cuore che trama iniqui progetti, piedi che corrono rapidi verso il male,
19 falso testimone che diffonde menzogne e chi provoca litigi tra fratelli.
20 Figlio mio, osserva il comando di tuo padre, non disprezzare l`insegnamento di tua madre.
21 Fissali sempre nel tuo cuore, appendili al collo.

22 Quando cammini ti guideranno, quando riposi veglieranno su di te, quando ti desti ti parleranno;

23 poiché il comando è una lampada e l`insegnamento una luce e un sentiero di vita le correzioni della disciplina,
24 per preservarti dalla donna altrui, dalle lusinghe di una straniera.
25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza; non lasciarti adescare dai suoi sguardi,
26 perché, se la prostituta cerca un pezzo di pane, la maritata mira a una vita preziosa.
27 Si può portare il fuoco sul petto senza bruciarsi le vesti
28 o camminare sulla brace senza scottarsi i piedi?

29 Così chi si accosta alla donna altrui, chi la tocca, non resterà impunito.
30 Non si disapprova un ladro, se ruba per soddisfare l`appetito quando ha fame;
31 eppure, se è preso, dovrà restituire sette volte, consegnare tutti i beni della sua casa.
32 Ma l`adultero è privo di senno; solo chi vuole rovinare se stesso agisce così.
33 Incontrerà percosse e disonore, la sua vergogna non sarà cancellata,
34 poiché la gelosia accende lo sdegno del marito, che non avrà pietà nel giorno della vendetta;
35 non vorrà accettare alcun compenso, rifiuterà ogni dono, anche se grande.
7
1 Fili mi, custodi sermones meos et praecepta mea reconde tibi.
2 Serva mandata mea et vives, et legem meam quasi pupillam oculi tui.
3 Liga ea in digitis tuis, scribe illa in tabulis cordis tui.
4 Dic sapientiae: “ Soror mea es ” et prudentiam voca Amicam,
5 ut custodiat te a muliere extranea et ab aliena, quae verba sua dulcia facit.
6 De fenestra enim domus meae per cancellos prospexi
7 et video inter parvulos; considero inter filios vecordem iuvenem,
8 qui transit per plateam iuxta angulum et prope viam domus illius graditur
9 in obscuro advesperascente die, in mediis tenebris et caligine.
10 Et ecce, occurrit illi mulier ornatu meretricio,
cauta corde, garrula et rebellans,
11 quietis impatiens
nec valens in domo consistere pedibus suis:
12 nunc foris, nunc in plateis et iuxta angulos insidians.
13 Apprehensumque deosculatur iuvenem et procaci vultu blanditur dicens:
14 “ Victimas pro salute vovi, hodie reddidi vota mea;
15 idcirco egressa sum in occursum tuum desiderans te videre et repperi.
16 Stragulatis vestibus lectulum meum stravi,
linteis pictis ex Aegypto;
17 aspersi cubile meum myrrha et aloe et cinnamomo.
18 Veni, inebriemur voluptatibus, usque mane fruamur amoribus.
19 Non est enim vir in domo sua; abiit via longissima,
20 sacculum pecuniae secum tulit, in die plenae lunae reversurus est in domum suam ”.
21 Irretivit eum multis sermonibus
et blanditiis labiorum protraxit illum.
22 Stultus eam sequitur quasi bos ductus ad victimam, sicut irretitur vinculo cervus,
23 donec transfigat sagitta iecur eius; velut si avis festinet ad laqueum et nescit quod de periculo animae illius agitur.
24 Nunc ergo, fili mi, audi me et attende verbis oris mei.
25 Ne abstrahatur in viis illius mens tua, neque decipiaris semitis eius.
26 Multos enim vulneratos deiecit, et fortissimi quique interfecti sunt ab ea:
27 viae inferi domus eius penetrantes in interiora mortis.
7
1 Figlio mio, custodisci le mie parole e fà tesoro dei miei precetti.
2 Osserva i miei precetti e vivrai, il mio insegnamento sia come la pupilla dei tuoi occhi.
3 Lègali alle tue dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore.
4 Dì alla sapienza: "Tu sei mia sorella", e chiama amica l`intelligenza,
5 perché ti preservi dalla donna forestiera, dalla straniera che ha parole di lusinga.
6 Mentre dalla finestra della mia casa stavo osservando dietro le grate,
7 ecco vidi fra gli inesperti, scorsi fra i giovani un dissennato.
8 Passava per la piazza, accanto all`angolo della straniera, e s`incamminava verso la casa di lei,
9 all`imbrunire, al declinare del giorno, all`apparir della notte e del buio.
10 Ecco farglisi incontro una donna, in vesti di prostituta e la dissimulazione nel cuore.
11 Essa è audace e insolente, non sa tenere i piedi in casa sua.
12 Ora è per la strada, ora per le piazze, ad ogni angolo sta in agguato.
13 Lo afferra, lo bacia e con sfacciataggine gli dice:

14 "Dovevo offrire sacrifici di comunione; oggi ho sciolto i miei voti;
15 per questo sono uscita incontro a te per cercarti e ti ho trovato.
16 Ho messo coperte soffici sul mio letto, tela fine d`Egitto;
17 ho profumato il mio giaciglio di mirra, di aloè e di cinnamòmo.
18 Vieni, inebriamoci d`amore fino al mattino, godiamoci insieme amorosi piaceri,
19 poiché mio marito non è in casa, è partito per un lungo viaggio,
20 ha portato con sé il sacchetto del denaro, tornerà a casa il giorno del plenilunio".
21 Lo lusinga con tante moine, lo seduce con labbra lascive;
22 egli incauto la segue, come un bue va al macello; come un cervo preso al laccio,
23 finché una freccia non gli lacera il fegato; come un uccello che si precipita nella rete e non sa che è in pericolo la sua vita.
24 Ora, figlio mio, ascoltami, fà attenzione alle parole della mia bocca.
25 Il tuo cuore non si volga verso le sue vie, non aggirarti per i suoi sentieri,
26 perché molti ne ha fatti cadere trafitti ed erano vigorose tutte le sue vittime.
27 La sua casa è la strada per gli inferi, che scende nelle camere della morte.
8
1 Numquid non sapientia clamitat, et prudentia dat vocem suam?
2 In summis verticibus supra viam in mediis semitis stans,
3 iuxta portas ad introitum civitatis, in ipsis foribus conclamat:
4 “ O viri, ad vos clamito, et vox mea ad filios hominum.
5 Intellegite, parvuli, astutiam; et insipientes, animadvertite.
6 Audite, quoniam de rebus magnis locutura sum,
et aperientur labia mea, ut recta praedicent.
7 Veritatem meditabitur guttur meum, et labia mea detestabuntur impium.
8 Iusti sunt omnes sermones oris mei,
non est in eis pravum quid neque perversum;
9 omnes recti sunt intellegentibus et aequi invenientibus scientiam.
10 Accipitc disciplinam meam et non pecuniam,
doctrinam magis quam aurum electum.
11 Melior est enim sapientia gemmis, et omne desiderabile ei non potest comparari ”.
12 Ego sapientia habito cum prudentia et artem excogitandi invenio.
13 Timor Domini odisse malum; arrogantiam et superbiam et viam pravam et os bilingue detestor.

14 Meum est consilium et prudentia,
mea est intellegentia, mea est fortitudo.
15 Per me reges regnant, et principes iusta decernunt;
16 per me duces imperant, et potentes decernunt iustitiam.
17 Ego diligentes me diligo; et, qui mane vigilant ad me, invenient me.
18 Mecum sunt divitiae et gloria, opes superbae et iustitia.
19 Melior est enim fructus meus auro et obryzo,
et genimina mea argento electo.
20 In viis iustitiae ambulo, in medio semitarum iudicii,
21 ut ditem diligentes me et thesauros eorum repleam.
22 Dominus possedit me in initio viarum suarum,
antequam quidquam faceret a principio;
23 ab aeterno ordinata sum et ex antiquis, antequam terra fieret.
24 Nondum erant abyssi, et ego iam concepta eram, necdum fontes graves aquis,

25 priusquam montes demergerentur, ante colles ego parturiebar.
26 Adhuc terram non fecerat et campos
et initium glebae orbis terrae.
27 Quando praeparabat caelos, aderam,
quando certa lege et gyro vallabat abyssos,
28 quando nubes firmabat sursum, et praevaluerunt fontes abyssi,
29 quando circumdabat mari terminum suum
et aquis, ne transirent fines suos, quando iecit fundamenta terrae,
30 cum eo eram ut artifex: delectatio eius per singulos dies, ludens coram eo omni tempore,

31 ludens in orbe terrarum, et deliciae meae esse cum filiis hominum.
32 Nunc ergo, filii, audite me: beati, qui custodiunt vias meas;
33 audite disciplinam et estote sapientes et nolite abicere eam.
34 Beatus homo, qui audit me et qui vigilat ad fores meas cotidie et observat ad postes ostii mei.

35 Qui me invenerit, inveniet vitam et hauriet delicias a Domino.
36 Qui autem in me peccaverit, laedet animam suam: omnes, qui me oderunt, diligunt mortem.
8
1 La Sapienza forse non chiama e la prudenza non fa udir la voce?
2 In cima alle alture, lungo la via, nei crocicchi delle strade essa si è posta,
3 presso le porte, all`ingresso della città, sulle soglie degli usci essa esclama:
4 "A voi, uomini, io mi rivolgo, ai figli dell`uomo è diretta la mia voce.
5 Imparate, inesperti, la prudenza e voi, stolti, fatevi assennati.
6 Ascoltate, perché dirò cose elevate, dalle mie labbra usciranno sentenze giuste,
7 perché la mia bocca proclama la verità e abominio per le mie labbra è l`empietà.
8 Tutte le parole della mia bocca sono giuste; niente vi è in esse di fallace o perverso;
9 tutte sono leali per chi le comprende e rette per chi possiede la scienza.
10 Accettate la mia istruzione e non l`argento, la scienza anziché l`oro fino,
11 perché la scienza vale più delle perle e nessuna cosa preziosa l`uguaglia".
12 Io, la Sapienza, possiedo la prudenza e ho la scienza e la riflessione.
13 Temere il Signore è odiare il male: io detesto la superbia, l`arroganza, la cattiva condotta e la bocca perversa.
14 A me appartiene il consiglio e il buon senso, io sono l`intelligenza, a me appartiene la potenza.
15 Per mezzo mio regnano i re e i magistrati emettono giusti decreti;
16 per mezzo mio i capi comandano e i grandi governano con giustizia.
17 Io amo coloro che mi amano e quelli che mi cercano mi troveranno.
18 Presso di me c`è ricchezza e onore, sicuro benessere ed equità.
19 Il mio frutto val più dell`oro, dell`oro fino, il mio provento più dell`argento scelto.
20 Io cammino sulla via della giustizia e per i sentieri dell`equità,
21 per dotare di beni quanti mi amano e riempire i loro forzieri.
22 Il Signore mi ha creato all`inizio della sua attività, prima di ogni sua opera, fin d`allora.
23 Dall`eternità sono stata costituita, fin dal principio, dagli inizi della terra.
24 Quando non esistevano gli abissi, io fui generata; quando ancora non vi erano le sorgenti cariche d`acqua;
25 prima che fossero fissate le basi dei monti, prima delle colline, io sono stata generata.
26 Quando ancora non aveva fatto la terra e i campi, né le prime zolle del mondo;
27 quando egli fissava i cieli, io ero là; quando tracciava un cerchio sull`abisso;
28 quando condensava le nubi in alto, quando fissava le sorgenti dell`abisso;
29 quando stabiliva al mare i suoi limiti, sicché le acque non ne oltrepassassero la spiaggia; quando disponeva le fondamenta della terra,
30 allora io ero con lui come architetto ed ero la sua delizia ogni giorno, dilettandomi davanti a lui in ogni istante;
31 dilettandomi sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell`uomo.
32 Ora, figli, ascoltatemi: beati quelli che seguono le mie vie!
33 Ascoltate l`esortazione e siate saggi, non trascuratela!
34 Beato l`uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte, per custodire attentamente la soglia.
35 Infatti, chi trova me trova la vita, e ottiene favore dal Signore;
36 ma chi pecca contro di me, danneggia se stesso; quanti mi odiano amano la morte".
9
1 Sapientia aedificavit sibi domum, excidit columnas septem;
2 immolavit victimas suas, miscuit vinum et proposuit mensam suam.
3 Misit ancillas suas, ut vocarent ad arcem et ad excelsa civitatis:
4 “ Si quis est parvulus, veniat ad me ”. Et vecordi locuta est:
5 “ Venite, comedite panem meum et bibite vinum, quod miscui vobis; 
6 relinquite infantiam et vivite et ambulate per vias prudentiae ”.
7 Qui erudit derisorem, ipse iniuriam sibi facit;
et, qui arguit impium, sibi maculam generat.
8 Noli arguere derisorem, ne oderit te; argue sapientem, et diliget te.
9 Da sapienti, et sapientior fiet; doce iustum, et addet doctrinam.

10 Principium sapientiae timor Domini, et scientia Sancti est prudentia.
11 Per me enim multiplicabuntur dies tui, et addentur tibi anni vitae.
12 Si sapiens fueris, tibimetipsi eris; si autem illusor, solus portabis malum.
13 Mulier stulta est clamosa, fatua et nihil sciens;

14 sedit in foribus domus suae super sellam in excelsis urbis,
15 ut vocaret transeuntes per viam et pergentes itinere suo:
16 “ Qui est parvulus, declinet ad me ”. Et vecordi locuta est:
17 “ Aquae furtivae dulciores sunt, et panis in abscondito suavior ”.
18 Et ignoravit quod ibi sint umbrae, et in profundis inferni convivae eius.
9
1 La Sapienza si è costruita la casa, ha intagliato le sue sette colonne.
2 Ha ucciso gli animali, ha preparato il vino e ha imbandito la tavola.
3 Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città:
4 "Chi è inesperto accorra qui!". A chi è privo di senno essa dice:
5 "Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato.
6 Abbandonate la stoltezza e vivrete, andate diritti per la via dell`intelligenza".
7 Chi corregge il beffardo se ne attira il disprezzo, chi rimprovera l`empio se ne attira l`insulto.
8 Non rimproverare il beffardo per non farti odiare; rimprovera il saggio ed egli ti amerà.
9 Dá consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; istruisci il giusto ed egli aumenterà la dottrina.
10 Fondamento della sapienza è il timore di Dio, la scienza del Santo è intelligenza.
11 Per mezzo mio si moltiplicano i tuoi giorni, ti saranno aggiunti anni di vita.
12 Se sei sapiente, lo sei a tuo vantaggio, se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.
13 Donna irrequieta è follia, una sciocca che non sa nulla.
14 Sta seduta alla porta di casa, su un trono, in un luogo alto della città,
15 per invitare i passanti che vanno diritti per la loro strada:
16 "Chi è inesperto venga qua!". E a chi è privo di senno essa dice:
17 "Le acque furtive sono dolci, il pane preso di nascosto è gustoso".
18 Egli non si accorge che là ci sono le ombre e che i suoi invitati se ne vanno nel profondo degli inferi.
10
1 Parabolae Salomonis.
Filius sapiens laetificat pa trem, filius vero stultus maestitia est matris suae.
2 Nil proderunt thesauri impietatis, iustitia vero liberabit a morte.
3 Non affliget Dominus fame animam iusti et cupiditatem impiorum subvertet.
4 Egestatem operata est manus remissa, manus autem fortium divitias parat.
5 Qui congregat in messe, filius sapiens est; qui autem stertit aestate, filius confusionis.
6 Benedictiones Domini super caput iusti, os autem impiorum operit violentiam.
7 Memoria iusti in benedictione erit, et nomen impiorum putrescet.
8 Sapiens corde praecepta suscipit, et stultus labiis corruet.
9 Qui ambulat simpliciter, ambulat confidenter;
qui autem depravat vias suas, manifestus erit.
10 Qui annuit oculo, dabit dolorem, et stultus labiis corruet.
11 Vena vitae os iusti, et os impiorum operit violentiam.
12 Odium suscitat rixas, et universa delicta operit caritas.
13 In labiis sapientis invenitur sapientia, et virga in dorso eius, qui indiget corde.
14 Sapientes recondunt scientiam, os autem stulti ruinae proximum est.
15 Substantia divitis urbs fortitudinis eius, ruina pauperum egestas eorum.
16 Opus iusti ad vitam, fructus autem impii ad peccatum.
17 Graditur ad vitam, qui custodit disciplinam; qui autem increpationes relinquit, errat.
18 Abscondunt odium labia mendacia; qui profert contumeliam, insipiens est.
19 In multiloquio non deerit peccatum; qui autem moderatur labia sua, prudentissimus est.
20 Argentum electum lingua iusti, cor autem impiorum pro nihilo.
21 Labia iusti erudiunt plurimos; qui autem indocti sunt, in cordis egestate morientur.
22 Benedictio Domini divites facit, nec addet ei labor quidquam.
23 Quasi per risum stultus operatur scelus, sapientia autem est viro prudentiae.

24 Quod timet impius, veniet super eum;
desiderium suum iustis dabitur.
25 Quasi tempestas transiens non erit impius,
iustus autem quasi fundamentum sempiternum.
26 Sicut acetum dentibus et fumus oculis, sic piger his, qui miserunt eum.
27 Timor Domini apponet dies, et anni impiorum breviabuntur.
28 Exspectatio iustorum laetitia, spes autem impiorum peribit.
29 Fortitudo simplici via Domini et ruina his, qui operantur malum.
30 Iustus in aeternum non commovebitur, impii autem non habitabunt super terram.
31 Os iusti germinabit sapientiam, lingua prava abscindetur.
32 Labia iusti considerant placita, et os impiorum perversa.
10
Proverbi di Salomone.
Il figlio saggio rende lieto il padre; il figlio stolto contrista la madre.
2 Non giovano i tesori male acquistati, mentre la giustizia libera dalla morte.
3 Il Signore non lascia patir la fame al giusto, ma delude la cupidigia degli empi.
4 La mano pigra fa impoverire, la mano operosa arricchisce.
5 Chi raccoglie d`estate è previdente; chi dorme al tempo della mietitura si disonora.
6 Le benedizioni del Signore sul capo del giusto, la bocca degli empi nasconde il sopruso.
7 La memoria del giusto è in benedizione, il nome degli empi svanisce.
8 L`assennato accetta i comandi, il linguacciuto va in rovina.
9 Chi cammina nell`integrità va sicuro, chi rende tortuose le sue vie sarà scoperto.
10 Chi chiude un occhio causa dolore, chi riprende a viso aperto procura pace.
11 Fonte di vita è la bocca del giusto, la bocca degli empi nasconde violenza.
12 L`odio suscita litigi, l`amore ricopre ogni colpa.

13 Sulle labbra dell`assennato si trova la sapienza, per la schiena di chi è privo di senno il bastone.
14 I saggi fanno tesoro della scienza, ma la bocca dello stolto è un pericolo imminente.
15 I beni del ricco sono la sua roccaforte, la rovina dei poveri è la loro miseria.
16 Il salario del giusto serve per la vita, il guadagno dell`empio è per i vizi.
17 E` sulla via della vita chi osserva la disciplina, chi trascura la correzione si smarrisce.
18 Placano l`odio le labbra sincere, chi diffonde la calunnia è uno stolto.
19 Nel molto parlare non manca la colpa, chi frena le labbra è prudente.
20 Argento pregiato è la lingua del giusto, il cuore degli empi vale ben poco.
21 Le labbra del giusto nutriscono molti, gli stolti muoiono in miseria.
22 La benedizione del Signore arricchisce, non le aggiunge nulla la fatica.
23 E` un divertimento per lo stolto compiere il male, come il coltivar la sapienza per l`uomo prudente.
24 Al malvagio sopraggiunge il male che teme, il desiderio dei giusti invece è soddisfatto.
25 Al passaggio della bufera l`empio cessa di essere, ma il giusto resterà saldo per sempre.
26 Come l`aceto ai denti e il fumo agli occhi così è il pigro per chi gli affida una missione.
27 Il timore del Signore prolunga i giorni, ma gli anni dei malvagi sono accorciati.
28 L`attesa dei giusti finirà in gioia, ma la speranza degli empi svanirà.
29 La via del Signore è una fortezza per l`uomo retto, mentre è una rovina per i malfattori.
30 Il giusto non vacillerà mai, ma gli empi non dureranno sulla terra.
31 La bocca del giusto esprime la sapienza, la lingua perversa sarà tagliata.
32 Le labbra del giusto stillano benevolenza, la bocca degli empi perversità.
   
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
   


Segnala questa pagina ad un amico:

Attenzione: l'utilizzo del presente modulo non comporta la registrazione di alcuna informazione.
 
Home Revigozzo Valnure Castelli S.P.Q.R. Autori Gastronomia Contatti Link
Grazie per la visita:
pagine viste dal 20.02.06
Visita Revigozzo
con
"Google Maps Street View"
Latinamente.it
Cicero latin tutor.it
Nuntii latini.fi
Nuntii latini.de
Ultimo aggiornamento: 02.10.2015
Diritti riservati come da
Creative Commons License 2.5
CreativeCommons License
Realizzato da Luca, Catia, Mariuccia e Antonio.
Ottimizzato per Internet Explorer e Mozilla Firefox, risoluzione consigliata 800*600 - 1024*768 pixel.
Tutti i diritti riservati.