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Ultima modifica: 07.11.2010
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a-absit
Ego sum Qui sum.
Epistula secunda ad Timotheum
1
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  Seconda lettera a Timoteo
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1
1 Paulus, apostolus Christi Iesu per voluntatem Dei secundum promissionem vitae, quae est in Christo Iesu,
2 Timotheo carissimo filio: gratia, misericordia, pax a Deo Patre et Christo Iesu Domino nostro.

3 Gratias ago Deo, cui servio a progenitoribus in conscientia pura, quod sine intermissione habeo tui memoriam in orationibus meis nocte ac die
4 desiderans te videre, memor lacrimarum tuarum, ut gaudio implear,
5 recordationem accipiens eius fidei, quae est in te non ficta, quae et habitavit primum in avia tua Loide et matre tua Eunice, certus sum autem quod et in te.
6 Propter quam causam admoneo te, ut resuscites donationem Dei, quae est in te per impositionem manuum mearum;
7 non enim dedit nobis Deus Spiritum timoris sed virtutis et dilectionis et sobrietatis.
8 Noli itaque erubescere testimonium Domini nostri neque me vinctum eius, sed collabora evangelio secundum virtutem Dei,

9 qui nos salvos fecit et vocavit vocatione sancta, non secundum opera nostra sed secundum propositum suum et gratiam, quae data est nobis in Christo Iesu ante tempora saecularia;
10 manifestata autem nunc per illustrationem salvatoris nostri Iesu Christi, qui destruxit quidem mortem, illuminavit autem vitam et incorruptionem per evangelium,
11 in quo positus sum ego praedicator et apostolus et doctor.
12 Ob quam causam etiam haec patior, sed non confundor; scio enim, cui credidi, et certus sum quia potens est depositum meum servare in illum diem.
13 Formam habe sanorum verborum, quae a me audisti, in fide et dilectione, quae sunt in Christo Iesu;
14 bonum depositum custodi per Spiritum Sanctum, qui habitat in nobis.
15 Scis hoc, quod aversi sunt a me omnes, qui in Asia sunt, ex quibus est Phygelus et Hermogenes.
16 Det misericordiam Dominus Onesiphori domui, quia saepe me refrigeravit et catenam meam non erubuit;
17 sed cum Romam venisset, sollicite me quaesivit et invenit.
18 Det illi Dominus invenire misericordiam a Domino in illa die et quanta Ephesi ministravit, melius tu nosti.
1
1 Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, per annunziare la promessa della vita in Cristo Gesù,
2 al diletto figlio Timòteo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro.
3 Ringrazio Dio, che io servo con coscienza pura come i miei antenati, ricordandomi sempre di te nelle mie preghiere, notte e giorno;
4 mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia.
5 Mi ricordo infatti della tua fede schietta, fede che fu prima nella tua nonna Lòide, poi in tua madre Eunìce e ora, ne sono certo, anche in te.

6 Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l`imposizione delle mie mani.

7 Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di forza, di amore e di saggezza.
8 Non vergognarti dunque della testimonianza da rendere al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma soffri anche tu insieme con me per il vangelo, aiutato dalla forza di Dio.
9 Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia; grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall`eternità,
10 ma è stata rivelata solo ora con l`apparizione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli che ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l`immortalità per mezzo del vangelo,
11 del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e maestro.
12 E` questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare fino a quel giorno il deposito che mi è stato affidato.
13 Prendi come modello le sane parole che hai udito da me, con la fede e la carità che sono in Cristo Gesù.
14 Custodisci il buon deposito con l`aiuto dello Spirito santo che abita in noi.
15 Tu sai che tutti quelli dell`Asia, tra i quali Fìgelo ed Ermègene, mi hanno abbandonato.
16 Il Signore conceda misericordia alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non s`è vergognato delle mie catene;
17 anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con premura, finché mi ha trovato.
18 Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti servizi egli ha reso in Efeso, lo sai meglio di me.
2
1 Tu ergo, fili mi, confortare in gratia, quae est in Christo Iesu;
2 et quae audisti a me per multos testes, haec commenda fidelibus hominibus, qui idonei erunt et alios docere.
3 Collabora sicut bonus miles Christi Iesu.


4 Nemo militans implicat se saeculi negotiis, ut ei placeat, qui eum elegit;

5 si autem certat quis agone, non coronatur nisi legitime certaverit.
6 Laborantem agricolam oportet primum de fructibus accipere.
7 Intellege, quae dico; dabit enim tibi Dominus in omnibus intellectum.

8 Memor esto Iesum Christum resuscitatum esse a mortuis, ex semine David, secundum evangelium meum,
9 in quo laboro usque ad vincula quasi male operans; sed verbum Dei non est alligatum!
10 Ideo omnia sustineo propter electos, ut et ipsi salutem consequantur, quae est in Christo Iesu cum gloria aeterna.

11 Fidelis sermo, Nam, si commortui sumus, et convivemus;
12 si sustinemus, et conregnabimus; si negabimus, et ille negabit nos;

13 si non credimus, ille fidelis manet, negare enim seipsum non potest.
14 Haec commone testificans coram Deo verbis non contendere: in nihil utile est, nisi ad subversionem audientium.

15 Sollicite cura teipsum probabilem exhibere Deo, operarium inconfusibilem, recte tractantem verbum veritatis.

16 Profana autem inaniloquia devita, magis enim proficient ad impietatem,
17 et sermo eorum ut cancer serpit; ex quibus est Hymenaeus et Philetus,
18 qui circa veritatem aberraverunt dicentes resurrectionem iam factam, et subvertunt quorundam fidem.
19 Sed firmum fundamentum Dei stat habens signaculum hoc: Cognovit Dominus, qui sunt eius, et: Discedat ab iniquitate omnis, qui nominat nomen Domini.
20 In magna autem domo non solum sunt vasa aurea et argentea sed et lignea et fictilia, et quaedam quidem in honorem, quaedam autem in ignominiam;
21 si quis ergo emundaverit se ab istis, erit vas in honorem, sanctificatum, utile Domino, ad omne opus bonum paratum.
22 Iuvenilia autem desideria fuge, sectare vero iustitiam, fidem, caritatem, pacem cum his, qui invocant Dominum de corde puro.
23 Stultas autem et sine disciplina quaestiones devita, sciens quia generant lites;
24 servum autem Domini non oportet litigare, sed mansuetum esse ad omnes, aptum ad docendum, patientem,
25 cum mansuetudine corripientem eos, qui resistunt, si quando det illis Deus paenitentiam ad cognoscendam veritatem,
26 et resipiscant a Diaboli laqueo, a quo capti tenentur ad ipsius voluntatem.
2
1 Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù
2 e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri. 3 Insieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù.
4 Nessuno però, quando presta servizio militare, s`intralcia nelle faccende della vita comune, se vuol piacere a colui che l`ha arruolato.
5 Anche nelle gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole.
6 L`agricoltore poi che si affatica, dev`essere il primo a cogliere i frutti della terra.
7 Cerca di comprendere ciò che voglio dire; il Signore certamente ti darà intelligenza per ogni cosa.
8 Ricordati che Gesù Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio vangelo,

9 a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata!
10 Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch`essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna.
11 Certa è questa parola: Se moriamo con lui, vivremo anche con lui;
12 se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch`egli ci rinnegherà;
13 se noi manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se stesso.
14 Richiama alla memoria queste cose, scongiurandoli davanti a Dio di evitare le vane discussioni, che non giovano a nulla, se non alla perdizione di chi le ascolta.
15 Sfòrzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità.
16 Evita le chiacchiere profane, perché esse tendono a far crescere sempre più nell`empietà;
17 la parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena. Fra questi ci sono Imenèo e Filèto,
18 i quali hanno deviato dalla verità, sostenendo che la risurrezione è già avvenuta e così sconvolgono la fede di alcuni.
19 Tuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo sigillo: Il Signore conosce i suoi, e ancora: Si allontani dall`iniquità chiunque invoca il nome del Signore.
20 In una casa grande però non vi sono soltanto vasi d`oro e d`argento, ma anche di legno e di coccio; alcuni sono destinati ad usi nobili, altri per usi più spregevoli.
21 Chi si manterrà puro astenendosi da tali cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al padrone, pronto per ogni opera buona.
22 Fuggi le passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro.
23 Evita inoltre le discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese.
24 Un servo del Signore non dev`essere litigioso, ma mite con tutti, atto a insegnare, paziente nelle offese subite,
25 dolce nel riprendere gli oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi, perché riconoscano la verità
26 e ritornino in sé sfuggendo al laccio del diavolo, che li ha presi nella rete perché facessero la sua volontà.
3
1 Hoc autem scito, quod in no vissimis diebus instabunt tem pora periculosa.
2 Erunt enim homines seipsos amantes, cupidi, elati, superbi, blasphemi, parentibus inoboedientes, ingrati, scelesti,
3 sine affectione, sine foedere, criminatores, incontinentes, immites, sine benignitate,
4 proditores, protervi, tumidi, voluptatum amatores magis quam Dei,
5 habentes speciem quidem pietatis, virtutem autem eius abnegantes; et hos devita.

6 Ex his enim sunt, qui penetrant domos et captivas ducunt mulierculas oneratas peccatis, quae ducuntur variis concupiscentiis,

7 semper discentes et numquam ad scientiam veritatis pervenire valentes.
8 Quemadmodum autem Iannes et Iambres restiterunt Moysi, ita et hi resistunt veritati, homines corrupti mente, reprobi circa fidem;

9 sed ultra non proficient, insipientia enim eorum manifesta erit omnibus, sicut et illorum fuit.

10 Tu autem assecutus es meam doctrinam, institutionem, propositum, fidem, longanimitatem, dilectionem, patientiam,

11 persecutiones, passiones, qualia mihi facta sunt Antiochiae, Iconii, Lystris, quales persecutiones sustinui; et ex omnibus me eripuit Dominus.

12 Et omnes, qui volunt pie vivere in Christo Iesu, persecutionem patientur;
13 mali autem homines et seductores proficient in peius, in errorem mittentes et errantes.

14 Tu vero permane in his, quae didicisti et credita sunt tibi, sciens a quibus didiceris,
15 et quia ab infantia Sacras Litteras nosti, quae te possunt instruere ad salutem per fidem, quae est in Christo Iesu.
16 Omnis Scriptura divinitus inspirata est et utilis ad docendum, ad arguendum, ad corrigendum, ad erudiendum in iustitia,
17 ut perfectus sit homo Dei, ad omne opus bonum instructus.
3
1 Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili.
2 Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione,
3 senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene,
4 traditori, sfrontati, accecati dall`orgoglio, attaccati ai piaceri più che a Dio,
5 con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore. Guardati bene da costoro!
6 Al loro numero appartengono certi tali che entrano nelle case e accalappiano donnicciole cariche di peccati, mosse da passioni di ogni genere,
7 che stanno sempre lì ad imparare, senza riuscire mai a giungere alla conoscenza della verità.
8 Sull`esempio di Iannes e di Iambres che si opposero a Mosè, anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta e riprovati in materia di fede.
9 Costoro però non progrediranno oltre, perché la loro stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne per quelli.
10 Tu invece mi hai seguito da vicino nell`insegnamento, nella condotta, nei propositi, nella fede, nella magnanimità, nell`amore del prossimo, nella pazienza,
11 nelle persecuzioni, nelle sofferenze, come quelle che incontrai ad Antiochia, a Icònio e a Listri. Tu sai bene quali persecuzioni ho sofferto. Eppure il Signore mi ha liberato da tutte.
12 Del resto, tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati.
13 Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e ingannati nello stesso tempo.
14 Tu però rimani saldo in quello che hai imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l`hai appreso
15 e che fin dall`infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù.
16 Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia,
17 perché l`uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona.
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1 Testificor coram Deo et Christo Iesu, qui iudicaturus est vivos ac mortuos, per adventum ipsius et regnum eius:
2 praedica verbum, insta opportune, importune, argue, increpa, obsecra in omni longanimitate et doctrina.

3 Erit enim tempus, cum sanam doctrinam non sustinebunt, sed ad sua desideria coacervabunt sibi magistros prurientes auribus,

4 et a veritate quidem auditum avertent, ad fabulas autem convertentur.
5 Tu vero vigila in omnibus, labora, opus fac evangelistae, ministerium tuum imple.

6 Ego enim iam delibor, et tempus meae resolutionis instat.
7 Bonum certamen certavi, cursum consummavi, fidem servavi;

8 in reliquo reposita est mihi iustitiae corona, quam reddet mihi Dominus in illa die, iustus iudex, non solum autem mihi sed et omnibus, qui diligunt adventum eius.
9 Festina venire ad me cito.
10 Demas enim me dereliquit diligens hoc saeculum et abiit Thessalonicam, Crescens in Galatiam, Titus in Dalmatiam;

11 Lucas est mecum solus. Marcum assumens adduc tecum, est enim mihi utilis in ministerium.
12 Tychicum autem misi Ephesum.
13 Paenulam, quam reliqui Troade apud Carpum, veniens affer, et libros, maxime autem membranas.
14 Alexander aerarius multa mala mihi ostendit. Reddet ei Dominus secundum opera eius;
15 quem et tu devita, valde enim restitit verbis nostris.
16 In prima mea defensione nemo mihi affuit, sed omnes me dereliquerunt. Non illis reputetur;

17 Dominus autem mihi astitit et confortavit me, ut per me praedicatio impleatur, et audiant omnes gentes; et liberatus sum de ore leonis.


18 Liberabit me Dominus ab omni opere malo et salvum faciet in regnum suum caeleste; cui gloria in saecula saeculorum. Amen.
19 Saluta Priscam et Aquilam et Onesiphori domum.
20 Erastus remansit Corinthi, Trophimum autem reliqui infirmum Mileti.
21 Festina ante hiemem venire.
Salutat te Eubulus et Pudens et Linus et Claudia et fratres omnes.
22 Dominus cum spiritu tuo. Gratia vobiscum.
4
1 Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno:
2 annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina.
3 Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie,
4 rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole.
5 Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.
6 Quanto a me, il mio sangue sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le vele.
7 Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede.
8 Ora mi resta solo la corona di giustizia che il Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione. 9 Cerca di venire presto da me,
10 perché Dema mi ha abbandonato avendo preferito il secolo presente ed è partito per Tessalonica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia.
11 Solo Luca è con me. Prendi Marco e portalo con te, perché mi sarà utile per il ministero.
12 Ho inviato Tìchico a Efeso.
13 Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Troade in casa di Carpo e anche i libri, soprattutto le pergamene.
14 Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderà secondo le sue opere;
15 guàrdatene anche tu, perché è stato un accanito avversario della nostra predicazione.
16 Nella mia prima difesa in tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Non se ne tenga conto contro di loro.
17 Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché per mio mezzo si compisse la proclamazione del messaggio e potessero sentirlo tutti i Gentili: e così fui liberato dalla bocca del leone.
18 Il Signore mi libererà da ogni male e mi salverà per il suo regno eterno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
19 Saluta Prisca e Aquila e la famiglia di Onesìforo.

20 Eràsto è rimasto a Corinto; Tròfimo l`ho lasciato ammalato a Milèto.
21 Affrettati a venire prima dell`inverno. Ti salutano Eubùlo, Pudènte, Lino, Claudia e tutti i fratelli.
22 Il Signore Gesù sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi!
   
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