Sutor, ne supra crepidam...!
Una salus victis, nullam sperare salutem:
L'unico vantaggio dei vinti , è quello di non sperare
nella salvezza.(Virgilio, Eneide, Il, 354)
E' in altre parole il coraggio della disperazione. Ed è appunto
questo che Enea cercava d' infondere nei suoi compagni durante
l'ultima cruenta anche se inutile difesa di Troia.
Una tantum:
Solamente una volta! Poiché mal interpretata tale espressione risulta
essere universalmente nota, temuta e.... odiata. Credo sia
inutile elencare le litanie di "una tantum"
che da anni vengono imposte ai cittadini con carattere
eccezionale ma mai abolite, trasformando una cosa fatta in
via straordinaria in una consuetudine o se preferiamo in una
tassa vera e propria.
Una voce: Alla unanimità (Prefazio SS. Trinità). Con il termine Prefazio si indica la prima parte
della preghiera eucaristica della Messa cattolica. Si tratta
di una preghiera solenne proclamato dal sacerdote che presiede
l'Eucaristia di fronte a tutta l'assemblea.Nel
rito cattolico i testi del prefazio variano in funzione dei
tempi liturgici e trattandosi di una lode a Dio e mentre una
parte di esse terminava con l'espressione latina: "...
Canimus sine fine dicentes..." (=Cantiamo dicendo
senza fine...) e altri con "...Supplici confessióne
dicéntes..." (=...mentre supplici confessiamo
dicendo...) solo quello cantato nella festa della SS. Trinità,
con riferimento alla lode degli Angeli verso Dio, termina
con "...Non cessant clamare cotidie una voce dicentes..."
(=...non cessano ogni giorno di acclamare, dicendo ad una
voce...).
Unguibus et rostro:
Con le unghie e con il becco.
Motto derivato dall'uso degli uccelli che normalmente si difendono
con le unghie e con il becco . Nel linguaggio corrente la
frase significa difendersi con ogni mezzo.
Unum pro multis dabitur caput:
Una sola vittima per la salvezza di molti (Virgilio Eneide
Libro V v. 815).
Chissà se anche Palinuro, inconscia vittima predestinata,
la pensava allo stesso modo. La frase, pronunciata da Nettuno,
vuole rassicurare Venere che la flotta troiana raggiungerà
il Lazio con una traversata resa sicura dal dio del Mare che
chiederà, come unico sacrificio, la vita di una sola
persona: Palinuro appunto timoniere della nave di Enea.
Troviamo nel Vangelo di Giovanni (Gv 11,50) un analogo concetto
espresso da Caifa nei confronti di Gesù: "nec
cogitatis quia expedit nobis ut unus moriatur homo pro populo
et non tota gens pereat?" (=non considerate come
sia preferibile che muoia un solo uomo per il popolo e non
perisca la nazione intera?). Il particolare di Caifa è
ricordato anche da Dante al canto XXIII dell'Inferno: "Quel
confitto che tu miri, consigliò i Farisei che convenìa
porre un uom per lo popolo a' martìri".
Unus erat mundus: duo sint, ait iste; fuere: C'era un solo mondo: siano due disse costui; e due furono. Si tratta di una iscrizione posta su una casa a Cogoleto
(SV) dove una della tante tradizioni vorrebbe fosse nato Cristoforo
Colombo.Ma
non era nato a Pradello di Bettola?
Urbi et orbi:
Alla città di Roma ed al mondo.
Intestazione di Bolle o altri Atti papali, o di benedizioni
dirette al mondo intero. Nel linguaggio corrente, pubblicare
una cosa Urbi et orbi è lo stesso che pubblicarla ai quattro
venti. Si usa comunemente in tono di scherzo.
Ut enim non omne vinum, sic non omnis natura vetustate coacescit:
Come infatti non tutti i vini così non tutti i caratteri
inacidiscono con il passare degli anni (Cicerone Cato Maior
De senectute 65). Tutti sappiamo che il vino buono, se ben conservato
migliora con il passare degli anni mentre il carattere delle
persone è quasi impossibile migliori nel tempo ed è
forse questo il motivo per cui Cicerone, da buon avvocato,
cerca di mostrarci il solito bicchiere mezzo pieno. Se è
vero infatti che nessun carattere può migliorare è
pur vero che non tutti, forse, peggiorano.
Utilius homini nil est quam recte loqui...sed ad perniciem
solet agi sinceritas:
Non vi è cosa più utile all'uomo che la franchezza
nel parlare, ma la sincerità suole finire con il danno.(Fedro,
Favole, Libro IV, 13, 1 e 3).
In altri termini è il proverbio che forse è preso da Terenzio:
"Obsequium amicos, veritas odium parit" (Andria,
a. I).
Utinam populus romanus unam cervicem haberet: Magari il popolo romano avesse un solo collo (Svetonio,
De vitis Caesarum, Caligula, 30). Nella sua lucida pazzia Caligola arrivò a pensare
ad un'unica ecatombe per il popolo romano. "Infensus
turbae faventi adversus studium suum exclamavit:Utinam populus
romanus unam cervicem haberet " (=Furioso nel vedere
che la folla la pensava in modo diverso da lui esclamò:
Magari il popolo romano avesse un solo collo).
Ut pictura poesis:
La poesia è come la pittura. (Orazio, A. Pisone,
361)
Il Poeta spiega che esiste un tipo di poesia che piace maggiormente
se vista da vicino, ed un'altra che piace solamente se guardata
da lontano come avviene per la pittura. Ut Roma cadit ita orbis terrae: Il giorno in cui Roma cadrà tutto il mondo andrà
in rovina (Dal film "Il gladiatore" Ridley Scott). Troviamo questa frase scolpita sull'architrave del Colosseo
dove il protagonista Massimo Meridio dovrà combatttere
come gladiatore.Stando alle poche reminiscenze di
latino direi che Cicerone avrebbe scritto: Ut Roma
cadit ita orbis terrarum come troviamo negli autori
classici di cui riporto un paio di esempi anche se, ad un
regista del suo calibro, si può perdonare questo ed
altro. "Orbis terrarum divitias accipere nolo pro patriae
caritate":
(=A tutte le ricchezze del mondo preferisco l'amore per la
patria - Cornelio Nepote, Epaminonda, IV - ). "Videor enim mihi videri hanc urbem lucem orbis terrarum
atque arcem omnium gentium...":
(= Mi sembra infatti di vedere questa città, luce del
mondo e scudo di ogni popolo... - Cicerone, Catilinaria, Libro
IV, 11 - ).
Ut sementem feceris ita metes:
Mieterai a seconda di ciò che avrai seminato (Cicerone De
oratore 2 LXV 261). "Dic mihi, inquit, M. Pinari, num, si contra te dixero,
mihi male dicturus es, ut ceteris fecisti? Ut sementem feceris,
ita metes inquit" (=Dimmi Pinario - chiese - se
dirò qualche cosa contro di te, tu sparlerai di me
come hai fatto con altri? "Mieterai -risponde Pinario
- ciò che hai seminato). Proverbio condivisibile quando
equivale al nostro modo di dire: "chi semina vento raccoglie
tempesta", ma non certamente quando si vuole colpevolizzare
il seminatore per l'insoddisfacente risultato finale dimenticando
che gran parte del merito o della colpa ricade sul terreno
in cui il seme è caduto. Chi non ricorda a questo proposito
la parabola del seminatore? ... Parte dei semi cadde
lungo la strada e fu beccata dagli uccelli, parte cadde tra
i sassi o tra le spine e fu bruciata dal sole o soffocata
dai rovi... anche quella che cadde in terreno buono non diede
lo stesso raccolto "ea alia vero ceciderunt in terram
bonam et dabant fructum aliud centesimum aliud sexagesimum
aliud tricesimum" e diede il frutto dove il cento,
dove il sessanta e dove il trenta, infatti come scriverà
san Tommaso d'Aquino: "Quidquid recipitur, ad modum
recipientis recipitur".
Ut sis nocte levis, sit tibi cena brevis:
Affinché la notte sia leggera, fai una cena breve(
Scuola Salernitana - Regimen Sanitatis Salernitanum VII De
cena). "Ex magna cena stomacho fit maxima poena"
(=Una cena troppo sostanziosa è un grande fatica per
lo stomaco), quindi"ut sis nocte levis, sit tibi
cena brevis". Massima salutistica da tenere in considerazione
ancor oggi e, come si può vedere, già la dietetica
faceva timidamente una prima apparizione.
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