L' incanto di un presepio...
"Praesepium" in latino significa
mangiatoia, luogo in cui fu posto, come narrano
i Vangeli, Gesù alla sua nascita.
Oggi con tale vocabolo si intende la rappresentazione
di questo avvenimento chiave della storia cristiana
con paesaggi e statue (pastori, persone comuni,
animali..).
L' incanto del presepio rivive, a natale, in un
angolo del salotto, nella chiesa parrocchiale,
nelle fabbriche, con la illusione di un tiepido
sole che sembra riscaldare le montagne di carta,
con il profumo del muschio, le piccole luci che
ammiccano dal cielo ... e riesce sempre a creare
sentimenti di meraviglia, stupore e affettuosa
partecipazione.
La tradizione vuole che la prima rappresentazione
della nascita di Cristo sia avvenuta la notte
del 1223 nella foresta di Greggio con un presepio
vivente, e sia legata a S. Francesco d'Assisi,
come racconta il suo primo biografo Tommaso da
Celano, ma la storia del presepio, come attualmente
viene inteso, inizia nel 1280 con lo scultore
Arnolfo di Cambio.
E' però nel XVIII secolo che vive il suo
massimo splendore soprattutto a Genova e a Napoli,
capitali di questa fioritura artistica.
I presepi genovesi sono caratterizzati dal notevole
realismo nella costruzione delle figure e l'estrema
raffinatezza con cui vengono dipinte e rivestite:
basti pensare che esistono sarti specializzati
che riproducono con ricchezza di particolari i
costumi dell'epoca.
I presepi napoletani invece prediligono la cura
dell' allestimento scenografico con grande cura
dei dettagli e rappresentazioni di vita popolaresca,
in tono festoso e spettacolare ricco di umanità
ed emozioni. Le statue sono di terracotta. contrariamente
a quelle genovesi che sono di legno intagliato.
Nei secoli seguenti viene meno la spinta culturale
e mondana che aveva promosso la diffusione del
presepio, l'arte si spegne e vive solo sostenuta
da un ristretto numero di appassionati.
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