» Home
  » Poesie e Pensieri
  » Contatti





Grazie per la visita:
pagine viste dal 20.02.06
 

 
Mangiava sempre l'aglio
Eugenio Milza

Voglio raccontare un fatto un po' singolare.
Prima e dopo il periodo in cui prestai il servizio militare mi recavo ogni estate presso i nonni materni a Pradello Colombo, in comune di Bettola, dove li aiutavo a mietere il grano manualmente e nei lavori di trebbiatura.
Partivo in bicicletta dalla periferia di Vigolzone, dove allora abitavo e in poco più di un'ora ero lassù dai miei nonni.
Come ho gia riferito in altra occasione la trebbiatura sull'aia richiedeva la presenza di numerosa manodopera.
Le massaie ci tenevano molto a far bella figura nel servire il pranzo a tutti coloro che avevano collaborato.
Ricordo che verso la fine del pranzo Maria, mia nonna, spesso così si rivolgeva ai presenti: " Vi sentite di mangiare ancora qualche cosa ? Volete che vi porti un po' di formaggio o altro " ? A quel punto un signore anziano alzava la mano e con parlare lento e cadenzato rispondeva in dialetto : " Maria- portam-una- pulissa- d'äi " Maria portami uno spicchio d'aglio. Poi con cura toglieva la pellicina attorno, lo metteva in bocca, pian piano lo masticava e l'ingeriva quasi fosse una pastiglia prescritta dal medico, da prendersi dopo ogni pasto principale.
La cosa si ripeteva successivamente anche in casa dei vicini, presso cui si andava sempre per la trebbiatura: " Rasdura-portam-un- po'- d'äi " era il ritornello.
Un giorno, incuriosito da questa sua predilezione per l'aglio gli chiesi come mai alla fine di ogni pranzo ne facesse sempre richiesta.
La risposta fu la seguente: " Da giovane emigrai in Francia dove poi trovai lavoro come garzone da muratore". Mi diceva che là si lavorava molto e per far presto intonacavano i muri dando la prima mano d' intonaco nientemeno che con il badile. " Col badile " ? ripetevo e mi mettevo a ridere.
Il muratore francese che serviva abitualmente, un giorno gli chiese quanti fratelli e sorelle avesse. " Eravamo una famiglia molto numerosa "rispose" Avevo diversi fratelli e sorelle ma molti sono morti di tisi e anch'io temo di fare la stessa fine ".
" Garçon" proseguì il muratore, " Da ora in poi fai come ti dico" : " Alla fine di ogni pasto mangia sempre uno spicchio d'aglio". Così tenne sempre a mente il consiglio ricevuto e vi si attenne anche dopo essere tornato al proprio paese, per tutta la vita. Visse sempre in buona salute e morì dopo aver superato brillantemente gli ottanta. Non sono certo io a poter affermare che la sua longevità è da attribuirsi al quotidiano consumo di aglio che probabilmente lo proteggeva da eventuali attacchi di virus o batteri.
I francesi non erano gli unici a conoscere i benefici dell'aglio nei confronti della salute.
I cinesi, quattromila anni avanti Cristo, gia curavano i tumori con l'aglio.
Gli egiziani somministravano aglio e cipolla agli schiavi addetti alla costruzione delle piramidi affinché si mantenessero sempre in buona salute.
Forse se tornassimo a farne uso nelle nostre pietanze, anche adesso potremmo trarne giovamento.
Certo dovremmo soprassedere al caratteristico odore che assume l'alito, dovuto all'allicina.

   
 
Stampa la pagina  
Tutto il materiale pubblicato, anche se non indicato, è di proprietà dell'autore.
Ne è pertanto vietato l'utilizzo a qualsiasi titolo.
Sito ottimizzato per una risoluzione 800*600 e per Internet Explorer 4 o superiori.
Dimensione carattere: medio
Per una migliore visualizzazione premere F11