Sutor, ne supra crepidam...!
Omne ignotum pro magnifico:
Tutto ciò che è sconosciuto sembra magnifico.
(Tacito, Vita di Agricola, 30).
Può intendersi nel senso buono, cioè che l’ignoto esercita
sempre un grande fascino sui valorosi. Oppure si può intendere
in senso satirico, quando si applaudono discorsi o rappresentazioni
delle quali non s’è capito nulla giudicandole appunto per
questo... sublimi!
Omnem locum sapienti viro patriam esse:
Ogni luogo è la patria per il saggio. (Seneca Dialogo
Consolatio ad Helviam matrem).
In quest'opera dedicata alla madre, Seneca inviato in esilio
in Corsica perché accusato di adulterio con Giulia
Livilla, sorella di Caligola e nipote di Claudio, la rassicura
sulla propria fermezza d'animo e, benché si consideri
la vera vittima dell'avversa fortuna, trova argomenti per
essere il consolatore dei propri cari.
Omnes feriunt:
Tutte feriscono.
Motto inciso su meridiane con allusione alle ore che passano
portando ciascuna la sua pena, piccola o grande.
Omne solum forti patria est:
Ogni terra è patria del forte (Ovidio Fasti Libro 1
v. 493).
L'uomo di saldi principi non teme nulla qualunque sia il paese
in cui, costretto dagli eventi, si trova ad abitare: esattamente
come i pesci si trovano a loro agio nel mare e gli uccelli
nell'immensità dei cieli "aut piscibus aequor,
ut volucri vacuo quicquid in orbe patet". Don Abbondio
molto meno poeticamente invece al cap. XXXVIII dei Promessi
Sposi afferma che la patria è quella in cui si sta
bene (leggi: dove non si hanno noie).
Omne tulit punctum, qui miscuit utile dulci lectorem delectando
pariterque monendo:
Ha raggiunto il suo obiettivo chi sa mescolare l’utile
con il piacere, riuscendo nello stesso tempo a divertire e
ammaestrare il lettore (Orazio Ars poetica vv 343-344)
Per Orazio e i suoi contemporanei la poesia non doveva consistere
in un puro esercizio artistico ma possedere carattere didascalico
e impartire insegnamenti religiosi e morali. È la dote essenziale
che dovrebbe formare la caratteristica anche dei libri di
lettura amena.
Detto segnalato da Sara
Omnia cum pretio:
Ogni cosa ha un prezzo (Giovenale , Satire, Libro I, III,
183-184).
Veramente la espressione corretta di Giovenale sarebbe
"Quid te moror? Omnia Romae cum
pretio" (=Perché farla lunga? Tutto si può
comprare a Roma) ma avendo la frase, purtroppo, un significato
universale ognuno la adegua alle proprie necessità
ed esperienze.
Omnia fert aetas:
Il tempo porta via tutte le cose (Virgilio Bucoliche Egloga
IX).
Nel dialogo tra Lycida e Moeris, due pastori-poeti, quest'ultimo
ricorda con malinconia quando da fanciullo riusciva con facilità
a mandare a memoria una quantità incredibile di versi
mentre ora, con il passare degli anni, si sente privato delle
sue facoltà mentali, della memoria, del suo "animum":
omnia fert aetas, animum quoque.
Omnia mea mecum porto:
Porto tutte le mie ricchezze con me.
Questa frase è stata attribuita a tanti personaggi:
Da Biante, uno dei sette saggi della Grecia, a Diogene che
vedendo un ragazzo bere dall'incavo delle mani buttò
anche la ciotola che rappresentava l'unico suo bene, al filosofo
Stilpone che quando Demetrio il Poliorcete, conquistata Megara,
gli chiese se avesse perso qualche cosa:"Nulla rispose,
ho tutto con me!" . A pieno diritto lo può dire
la chiocciola che lemme lemme viaggia da milioni di anni con
la casa sulle spalle, ma tra i tanti preferisco l'intuizione
di san Paolo che, dando un senso morale alla frase, spiega
che la santità si costruisce su quel bagaglio umano
che ciascuno porta con sé.
Omnia munda mundis:
Tutto è puro per quelli che sono puri (Nuovo Testamento
Lettera a Tito 1,15).
Cioè quelli che sono di animo retto, non si scandalizzano
facilmente, ma sono pronti a cercare sempre il lato buono
in tutte le cose e ad interpretare in modo positivo le azioni
e le intenzioni del prossimo. Quando fra Cristoforo, per far
fuggire Lucia e Agnese(Manzoni, Promessi Sposi,
cap. VIII), le introduce in chiesa, di notte, il sagrestano,
scandalizzato, protesta, ma il santo frate lo zittisce con
le parole dell'apostolo Paolo.
Omnia mutantur:
Tutto cambia (Ovidio Metamorfosi Libro XV v. 165).
Potrebbe ricordare il detto di Eraclito "Panta rei"
(Tutto scorre) se non fosse per la seconda parte dell'esametro"Nihil
interit" (Ma nulla scompare) che ci riporta a Francesco
Bacone che nel 1620 enunciava la legge della conservazione
della materia e alla successiva legge di A. L. de Lavoisier
relativa alla conservazione della massa nelle trasformazioni
chimiche. Per Ovidio, nelle Metamorfosi, l' universo è
visto come luogo di eterna trasformazione quasi una continua
metempsicosi.
Omnia serviliter pro dominatione:
Comportarsi servilmente per giungere al potere. (Tacito, Liber
primus historiarum cap. XXXVI)
Nel 69 d.C. Ottone (ex marito di Poppea) congiura contro l'imperatore
Galba. Racconta Tacito che costui per essere accettato dal
popolo cercava in tutti i modi di ingraziarselo stendendo
le mani in segno di adorazione (protendens manus adorare
vulgum) inviando baci (iacere oscula) ed abbassandosi
a fare ogni cosa pur di... "arrivare" (et omnia
serviliter pro dominatione). Rimase imperatore per pochi
mesi sostituito da Vitellio che neppure lui ebbe la fortuna
di vedere la fine dell'anno sostituito da Vespasiano. Ora,
rileggete il detto e pensate di quante persone (politici,
amici, colleghi) possiamo dire che pur non avendo la faccia
di ...Ottone, mostrano di averla di ... bronzo!
Omnia tempus habent:
Ogni cosa ha il suo tempo (Antico Test. Ecclesiaste 3, 1)
"Ecclesiaste", vocabolo greco che significa: "colui
che parla davanti ad una assemblea" è probabilmente
un giudeo, maestro di saggezza che comunica le proprie esperienze
ai lettori: ogni umana attività non è che vanità,
tutto è destinato a finire. L'insegnamento generale
del libro non spinge però al pessimismo, anzi vuol
essere un aiuto per evitare quelle illusioni che impediscono
di godere di una felicità, ancorché parziale,
nella vita.
Omnia vincit amor et nos cedamus amori:
L'amore supera ogni cosa e anche noi cediamo all'amore (Virgilio,
Egloghe, X, 69).
Inutile spiegare perché l'amore supera tutti gli ostacoli...!
Omnis ars naturae imitatio est:
Ogni opera d'arte altro non è che la imitazione di
ciò che esiste in natura (Seneca, Lettere morali a
Lucilio, Libro VII , 65,3).
Anche se di fronte ad un bellissimo quadro è
normale esclamare: "è talmente bello da sembrare
vero", e davanti ad un panorama mozzafiato ci viene da
dire: "sembra un quadro", concordo totalmente con
quanto sostenuto da Seneca anche se Oscar Wilde giudicando
con il suo solito umorismo i paesaggi del pittore francese
Jean-Baptiste Camille Corot (1796-1875) scrive:" la natura
imita ciò che l'opera d'arte le propone. Avete notato
come, da qualche tempo, la natura si è messa a somigliare
ai paesaggi di Corot?"
Omnis homo mendax:
Tutti gli uomini sono bugiardi (Antico Test. Salmo 115 v.11).
Non si tratta di un giudizio negativo del salmista nei confronti
dell'umanità dopo aver assistito a qualche tavola rotonda
tra politici o a qualche comizio, anzi...! Il salmo, da cui
questa espressione è presa, contrariamente a quanto
potrebbe sembrare, è un bellissimo inno di grazie a
Dio per tutti i benefici elargiti ai suoi figli.
Omnium urbis et orbis ecclesiarum mater et caput:
Chiesa madre e sopra a tutte le chiese di Roma e del mondo.
Si tratta del titolo che spetta alla Basilica di San
Giovanni in Laterano, perchè cattedrale della diocesi
di Roma e sede ecclesiastica ufficiale del Papa, contenendovi
la cattedra papale o Santa Sede. Il suo nome completo è:
""Archibasilica Sanctissimi Salvatoris et Sancti
Iohannes Baptista et Evangelista in Laterano omnium urbis
et orbis ecclesiarum mater et caput (=Arcibasilica del Santissimo
Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in
Laterano madre e capo di tutte le chiese della città
e del mondo).
Opera omnia:
Tutte le opere.
Con tale espressione si definisce la totalità delle
opere di un determinato autore, filosofo, romanziere, musicista...
Opes invisae merito sunt forti viro, quia dives arca veram
laudem intercipit:
Le ricchezze sono giustamente disprezzate dall'uomo saggio,
perché uno scrigno ricco impedisce la lode genuina.
(Fedro, Favole, Libro IV, 12, 1).
Dante loda appunto Fabrizio per aver preferito alle ricchezze
una onorata povertà.
Opes regum, corda subditorum:
La ricchezza dei re sta nell'amore dei sudditi .
Motto dell'Ordine Imperiale di Leopoldo istituito
da Francesco I d'Austria nel 1808 in memoria del suo predecessore
Leopoldo II. La medaglia consisteva in una croce patente recante
al centro uno scudetto circolare con le iniziali "FIA"
(Franciscus Imperator Austriae) , il tutto circondato nel
recto da una bordura con il motto "Integritate et
Merito" (= per il disinteresse e il servizio reso)
e nel verso appunto la scritta "Opes Regum Corda
Subditorum".
Oportet studuisse:
Bisogna aver studiato (Proverbio medioevale).
Si trova con lo stesso significato "Non
oportet studere sed studuisse" oppure "Oportet
studuisse non studere"... praticamente se non è
zuppa è pan bagnato.
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