Il principe di Treviso aveva un novellatore, che
gli narrava i racconti durante le grandi nottate
dell'inverno.
Una notte il novellatore aveva una gran voglia di
dormire. E il signore di Treviso lo pregava invece
che narrasse sempre nuove novelle.
Il novellatore cominciò allora a dire la
favola d'un contadino che aveva cento monete d'oro.
Andò al mercato e comprò tante pecore.
Ne ebbe due per moneta.
Tornando verso casa sua, trovò che un fiume,
che il mattino aveva guadato, era in piena per un'acquata
venuta al monte. Mentre stava sulla riva del fiume,
vide un pescatore con una barchettina tanto piccola
dove non vi entrava che una pecora per volta.
Gli chiese se gli passava il gregge. Il pescatore
accettò e cominciò a passare con la
prima pecora. Il fiume era largo. Voga e passa;
voga e passa!
Il novellatore smise di narrare e cominciò
a fare un pisolino.
Il principe agli disse:
- Seguita!
E il novellatore:
- Lasciate passare le pecore, poi racconterò
il resto.
Le pecore erano tante, il fiume era largo, il rematore
era lento. Così il novellatore ebbe agio
di dormire tranquillamente.
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