La ragazza di campagna andò al servizio
in città. Quando tornò non sembrava
più lei. Si dava arie da cittadina. Parlava
a bocca stretta. Faceva la forestiera nel suo paese.
Allorché entrò in casa, la mamma rovesciava
la polenta sulla spianatoia di legno. Una nube di
vapore s'alzò dalla polenta d'oro.
La ragazza rizzò le ciglia, strinse le labbra
e chiese:
- Come si chiama, mamma, questa roba?
La mamma scosse la testa e, senza rispondere, tornò
verso il focolare.
Intanto la figlia si era avvicinata alla spianatoia
e gesticolando infilò un dito nella polenta.
La polenta bruciava. La ragazza si scottò
il dito.
- Maledetta questa polenta, - esclamò, -
come brucia! La mamma rivolse la testa dal fuoco
e rise.
Ah, dunque la riconosci, scioccherella!
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