La leggenda delle castagne
San Rigo
San Rigo spaccava la legna all'ombra di un grande
albero verdeggiante, e ringraziava Dio della forza
che gli dava e dell'ombra che gli concedeva.
Si fermò un istante per asciugarsi il sudore
e sentì che alcuni montanini, poco discosti
da lui, si lagnavano delle loro condizioni.
Disgraziati noi, - diceva una voce di giovane. -
Perché restiamo quassù e non scendiamo
al piano? Avete visto come era giallo il grano della
valle? Chissà quanto pane saporito avrà
il contadino della pianura!
E avete visto, - seguitava la voce di una donna,
- quel verde chiaro sulle colline? Sono gli olivi.
Chissà quanto olio dolce e nutriente torchieranno
i contadini della collina!
La voce di un vecchio seguitò ancora:
-E le viti che già diventano rosse, le avete
viste? Chissà quanto vino generoso avrà
il vignaiolo!
San Rigo ascoltava col cuore sospeso. Temeva che
i suoi montagnoli peccassero di ingratitudine verso
Dio e bestemmiassero.
Le voci seguitavano:
- E noi che cosa abbiamo? - diceva il giovane? -
Un po' di pascolo, di latte e di formaggio.
- E quando piove e poi vien fuori il sole, - diceva
la donna,qualche fungo
- E quando fa freddo un po' di legna da ardere-
continuava il vecchio.
- Vita misera, stenta e dura – dicevano insieme.
A san Rigo si strinse il cuore.
Commosso da quei lagni, il santo si mise in ginocchio
sopra una pietra e pregò: Dio mio, che hai
dato la lana agli agnelli, il latte alle pecore
e il sonno ai ghiri, da' la maniera di svernare
anche a coloro che abitano le tue alte montagne.
Da' un pane anche ai montanari: un pane dolce, nutriente
e caldo, che sia il loro nutrimento nel lungo e
rigido inverno!
Sentì sopra di sé frusciare le fronde
del grande albero e fu come se Dio avesse fatto
cenno di assentimento.
San Rigo si alzò e si diresse verso le voci
che risonavano ancora nel bosco.
Il dono
Trovò i montagnoli seduti in giro sul muschio.
Avevano tutti il volto triste e la testa appoggiata
alla mano.
Non siate così tristi, - disse San Rigo ai
suoi montagnoli. - Non vi lagnate così. Iddio
penserà anche a noi se gli saremo fedeli.
Le voci si spensero. Poi il vecchio riprese basso
:
- Viviamo fra gli stenti. Non abbiamo un frutto
che ci nutra e dia un raccolto abbondante.
E’ vero, - disse San Rigo, - ma non vi scoraggiate.
Iddio.... - Alzò la testa e scorse tra le
foglie verdi dell'albero mi riccio tondo e spinoso
che non aveva mai veduto. Lo staccò cautamente
e lo mostrò ai montagnoli stupiti.
- Guardate, ecco il frutto per voi!
I montagnoli s'alzarono per osservare meglio quel
riccio. Lo toccarono, lo soppesarono. Poi si ributtarono
in terra scontenti.
- Bel frutto! Non ha che spine pungenti. Ci ferirà
la bocca. L'uva, l'oliva e il grano hanno un'altra
apparenza!
San Rigo sorrise:
- Gente poco accorta, - disse. - Se di fuori questo
frutto è così armato, vuol dire che
dentro ha un tesoro da difendere dagli scoiattoli
e dai ghiri. Prima di lamentarvi guardate
che cosa contiene.
Tracciò il segno della croce sul riccio,
il quale si aprì in quattro e fece uscire
tre belle castagne gonfie e lucide
Le tre castagne
I montagnoli si erano fatti anch'essi il segno
della croce, e ammiravano il prodigio delle tre
castagne.
- Queste, - disse San Rigo, - son come tre sacchetti
di dolce farina. Non patirete la fame, negli inverni
più lunghi. Siete contenti?
I montagnoli mormoravano:
- Iddio ci vuole bene, Iddio è stato generoso
anche con noi.
- E anche voi siate generosi, - ribatté San
Rigo - E ascoltate.
I montagnoli si avvicinarono a lui.
Quante castagne contiene il riccio? - chiese il
santo.
- Tre.
Dunque il frutto è diviso in tre parti. Questa
prima parte, - disse San Rigo prendendo per il pennellino
una castagna, - è per il padrone del castagneto.
Quest'altra - aggiunse prendendo la seconda castagna,
- è per chi lavorerà nel castagneto.
Rimase una castagna nel riccio.
- E quella? - chiesero i montagnoli.
- Di chi sarà questa terza castagna? - chiese
il santo rispondendo con una domanda.
I montagnoli rimasero muti.
- Avete visto come ho fatto ad aprire il riccio?
- Col segno della croce.
- E il segno della croce chi ricorda?,
- Gesù.
- Il riccio si è aperto per Lui.
- E noi lo ringrazieremo nelle nostre preghiere.
Non basta, - disse San Rigo. - Non basta pregare
Gesù nei cieli. Egli è sempre tra
noi, sotto le spoglie dei poveri. Questa terza castagna
è dunque per Lui, cioè per i poveri.
E poiché i montagnoli restavano come dubbiosi,
il santo ripeté:
- Una al padrone, una al contadino, ed una al povero.
La divisione è già fatta, non la rifate
più.
Raccolse di terra l'accetta, e tornò a spaccar
legna nel bosco.
Carità.
La ricchezza che Iddio concede agli uomini sulla
terra deve essere sempre divisa in tre parti: a
chi la possiede, a chi lavora e a chi non possiede
e non può lavorare. L'assistenza ai poveri
è un dovere di carità, che tutti devono
sentire.
Chi lavora deve ricordarsi che in ogni guadagno
c'è la parte dovuta al povero. Anche piccola,
anche modesta come una castagna, la parte dovuta
al povero, viene raccolta dalle opere d'assistenza
e di carità. Così si sfamano, si ricoprono
e si ricoverano tanti poveretti incapaci di guadagnarsi
da soli il pane, che Iddio ha promesso a tutti e
che tutti devono avere.