Home Revigozzo Valnure Castelli S.P.Q.R. Autori Gastronomia Contatti Link
   
   
  » Am arcord...
  » Matilde
  » Presepio
  » ...????...
   
   
   
  E-mail
  » Catia
  » Luca
  » Antonio
  » Mariuccia
Am arcord... di nonna Mariuccia

La leggenda delle castagne

San Rigo

San Rigo spaccava la legna all'ombra di un grande albero verdeggiante, e ringraziava Dio della forza che gli dava e dell'ombra che gli concedeva.
Si fermò un istante per asciugarsi il sudore e sentì che alcuni montanini, poco discosti da lui, si lagnavano delle loro condizioni.
Disgraziati noi, - diceva una voce di giovane. - Perché restiamo quassù e non scendiamo al piano? Avete visto come era giallo il grano della valle? Chissà quanto pane saporito avrà il contadino della pianura!
E avete visto, - seguitava la voce di una donna, - quel verde chiaro sulle colline? Sono gli olivi. Chissà quanto olio dolce e nutriente torchieranno i contadini della collina!
La voce di un vecchio seguitò ancora:
-E le viti che già diventano rosse, le avete viste? Chissà quanto vino generoso avrà il vignaiolo!
San Rigo ascoltava col cuore sospeso. Temeva che i suoi montagnoli peccassero di ingratitudine verso Dio e bestemmiassero.
Le voci seguitavano:
- E noi che cosa abbiamo? - diceva il giovane? - Un po' di pascolo, di latte e di formaggio.
- E quando piove e poi vien fuori il sole, - diceva la donna,qualche fungo
- E quando fa freddo un po' di legna da ardere- continuava il vecchio.
- Vita misera, stenta e dura – dicevano insieme.
A san Rigo si strinse il cuore.
Commosso da quei lagni, il santo si mise in ginocchio sopra una pietra e pregò: Dio mio, che hai dato la lana agli agnelli, il latte alle pecore e il sonno ai ghiri, da' la maniera di svernare anche a coloro che abitano le tue alte montagne. Da' un pane anche ai montanari: un pane dolce, nutriente e caldo, che sia il loro nutrimento nel lungo e rigido inverno!
Sentì sopra di sé frusciare le fronde del grande albero e fu come se Dio avesse fatto cenno di assentimento.
San Rigo si alzò e si diresse verso le voci che risonavano ancora nel bosco.

Il dono

Trovò i montagnoli seduti in giro sul muschio. Avevano tutti il volto triste e la testa appoggiata alla mano.
Non siate così tristi, - disse San Rigo ai suoi montagnoli. - Non vi lagnate così. Iddio penserà anche a noi se gli saremo fedeli.
Le voci si spensero. Poi il vecchio riprese basso :
- Viviamo fra gli stenti. Non abbiamo un frutto che ci nutra e dia un raccolto abbondante.
E’ vero, - disse San Rigo, - ma non vi scoraggiate. Iddio.... - Alzò la testa e scorse tra le foglie verdi dell'albero mi riccio tondo e spinoso che non aveva mai veduto. Lo staccò cautamente e lo mostrò ai montagnoli stupiti.
- Guardate, ecco il frutto per voi!
I montagnoli s'alzarono per osservare meglio quel riccio. Lo toccarono, lo soppesarono. Poi si ributtarono in terra scontenti.
- Bel frutto! Non ha che spine pungenti. Ci ferirà la bocca. L'uva, l'oliva e il grano hanno un'altra apparenza!
San Rigo sorrise:
- Gente poco accorta, - disse. - Se di fuori questo frutto è così armato, vuol dire che dentro ha un tesoro da difendere dagli scoiattoli e dai ghiri. Prima di lamentarvi guardate
che cosa contiene.
Tracciò il segno della croce sul riccio, il quale si aprì in quattro e fece uscire tre belle castagne gonfie e lucide

Le tre castagne

I montagnoli si erano fatti anch'essi il segno della croce, e ammiravano il prodigio delle tre castagne.
- Queste, - disse San Rigo, - son come tre sacchetti di dolce farina. Non patirete la fame, negli inverni più lunghi. Siete contenti?
I montagnoli mormoravano:
- Iddio ci vuole bene, Iddio è stato generoso anche con noi.
- E anche voi siate generosi, - ribatté San Rigo - E ascoltate.
I montagnoli si avvicinarono a lui.
Quante castagne contiene il riccio? - chiese il santo.
- Tre.
Dunque il frutto è diviso in tre parti. Questa prima parte, - disse San Rigo prendendo per il pennellino una castagna, - è per il padrone del castagneto. Quest'altra - aggiunse prendendo la seconda castagna, - è per chi lavorerà nel castagneto.
Rimase una castagna nel riccio.
- E quella? - chiesero i montagnoli.
- Di chi sarà questa terza castagna? - chiese il santo rispondendo con una domanda.
I montagnoli rimasero muti.
- Avete visto come ho fatto ad aprire il riccio?
- Col segno della croce.
- E il segno della croce chi ricorda?,
- Gesù.
- Il riccio si è aperto per Lui.
- E noi lo ringrazieremo nelle nostre preghiere.
Non basta, - disse San Rigo. - Non basta pregare Gesù nei cieli. Egli è sempre tra noi, sotto le spoglie dei poveri. Questa terza castagna è dunque per Lui, cioè per i poveri.
E poiché i montagnoli restavano come dubbiosi, il santo ripeté:
- Una al padrone, una al contadino, ed una al povero. La divisione è già fatta, non la rifate più.
Raccolse di terra l'accetta, e tornò a spaccar legna nel bosco.

Carità.

La ricchezza che Iddio concede agli uomini sulla terra deve essere sempre divisa in tre parti: a chi la possiede, a chi lavora e a chi non possiede e non può lavorare. L'assistenza ai poveri è un dovere di carità, che tutti devono sentire.
Chi lavora deve ricordarsi che in ogni guadagno c'è la parte dovuta al povero. Anche piccola, anche modesta come una castagna, la parte dovuta al povero, viene raccolta dalle opere d'assistenza e di carità. Così si sfamano, si ricoprono e si ricoverano tanti poveretti incapaci di guadagnarsi da soli il pane, che Iddio ha promesso a tutti e che tutti devono avere.

   
 
 
 
 
» Poesie e Racconti...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Home Revigozzo Valnure Castelli S.P.Q.R. Autori Gastronomia Contatti Link
Grazie per la visita:
pagine viste dal 20.02.06
Ultimo aggiornamento: 02.10.2015  
Diritti riservati come da
Creative Commons License 2.5
CreativeCommons License
Realizzato da Luca, Catia, Mariuccia e Antonio.
Ottimizzato per Internet Explorer e Mozilla Firefox, risoluzione consigliata 800*600 - 1024*768 pixel.
Tutti i diritti riservati.