Pradello Colombo
Dove nacque esattamente Cristoforo Colombo?
Discendenti in linea più o meno
diretta pullularono in ogni contrada,
in quanto dimostrarsi suoi parenti includeva
la probabilità di raccogliere una
bella eredità di titoli e di fortuna:
fra i protagonisti di questa corsa all'oro
"ante litteram" si segnalarono
Colombo di Cuccaro Monferrato e Bernardo
Colombo di Cogoleto.Città e paesi
fecero a gara per dichiararsi patria di
tale personaggio: Savona, Nervi, Cogoleto,
Boliasco, Piacenza, ed un numero imprecisato
di cittadine francesi, inglesi, corse,
portoghesi, e spagnole contesero a Genova
l'onore di avere dato i natali al navigatore
che il destino aveva chiamato ad aprire
nuovi orizzonti all'uomo.
Discussioni forse inutili perché
lo stesso Colombo ha lasciato scritto
nel suo testamento: "dalla città
di Genova io trassi origine ed in essa
io nacqui".
Il padre di Cristoforo si chiamava Domenico
e in Genova, si industriava, senza troppa
fortuna, come lanaiolo, e nel minuto commercio
di vini e d'altri generi nonché
nella comprevendita di case e terreni.
Oltre a Cristoforo aveva due altri figli:
Bartolomeo, ricordato come mediocre cartografo,
e Giacomo che più tardi in Spagna
assumerà l'equivalente nome di
Diego. Che Domenico Colombo fosse d'origine
Piacentina, lo si ricava da atti notarili
stipulati presso il notaio piacentino
Giacomo Cucheria datati il 5 aprile 1443.
In essi si dice, sia che Domenico Colombo
è padre di Cristoforo, e che Cristoforo
è fratello di Bartolomeo, sia che
sempre Domenico, che già in quel
periodo risiedeva a Genova, era figlio
di Giovanni abitante nella villa di Pradello,
e che padre di questo Giovanni fu un certo
Bartolino Colombo, che fondò il
Fedecommesso delle Terre di Pradello,
da lui dichiarate inalienabili fuori della
discendenza Colombo.
E' comunque così possibile conciliare
le pretese Genovesi con quelle Piacentine:
che cioè sia nato effettivamente
a Genova o nel suo Territorio, ma sia
figlio di genitori provenienti dal Piacentino.
Per dovere di cronaca, e non per campanilismo,
ricordo che anche la prima moglie di Cristoforo
Colombo, Felipa Moñiz Perestrello,
a dispetto del nome, era figlia naturale
del piacentino Bartolomeo Perestrello
gentiluomo della Casa di Don Giovanni,
Infante di Portogallo.
A quanti giungono sulla piazza di Bettola,
non sfugge certamente l'imponente statua
dello scopritore del "nuovo mondo",
sul cui basamento sta scritto: "Dica
ai venturi questo monumento, sorto per
unanime plebiscito, che da Valnure uscì
la progenie di Cristoforo Colombo, al
mondo antico, sublime datore d'un altro".
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