La Rocca
La Rocca, tuttora abitata dai discendenti
dei suoi fondatori, è citata
come esempio più che unico
del primo Barocco: si presenta come
un edificio a pianta quadrata, con
quattro torri ai lati ed una quinta
al centro della facciata principale,
circondato da un ampio fossato sui
lati sud-est.
Fatta costruire nel 1385 dai marchesi
Bonifacio ed Antonio Lupi, su licenza
del Duca di Milano Gian Galeazzo
Visconti, ebbe a subire rifacimenti
strutturali nel '500 e, come per
la maggior parte dei castelli costruiti
per scopi puramente difensivi, venne
trasformato in fastosa residenza
del proprietario e della sua Corte.
Le sale conservano inalterati mobili
ed arredi di tale periodo: interessanti
e ragguardevoli sono infatti le
decorazioni a fresco ed a stucco,
dovute ad artisti come i fratelli
Ferdinando e Francesco Galli Bibiena
(scene mitologiche ed episodi legati
alla storia della Famiglia), Giovanni
Bolla (scene bibliche), Giacomo
Facchini (paesaggi e nature morte),
Giacomo Mercoli e Giovanni Motta.
Pittori come Felice Boselli, il
Brescianino e G.B. Lazzaroni, scultori
come Luigi Da Cà e Alberto
Oliva, ed intagliatori come Lorenzo
Aili, Giuseppe Bosi e Cesare Ferrari
hanno qui lasciata una loro indelebile
impronta. Anche nei secoli precedenti
hanno qui lasciato profonde tracce
artistiche con le loro opere Giovanni
Amadeo, Antonio Lombardo, Nicolò
dell'Abate, Giulio Campi e Cesare
Baglione.
Annesso alla Rocca vi è un
ampio parco "all' inglese",
progettato nel 1820 dal cremonese
Luigi Voghera e uniformato al gusto
romantico con un laghetto artificiale
e statue lungo i vialetti e negli
spiazzi fra il verde.
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