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at-av
 
Sutor, ne supra crepidam...!

Genus irritabile vatum:
La stirpe dei poeti è irritabile.(Orazio, Epist.. Il, 2, 102
).
Forse Orazio parlava per propria esperienza, quando chiamava i suoi colleghi poeti."stirpe nevrastenica. Basta una inezia, infatti, per urtare la suscettibilità dei letterati.

Gladiator in arena consilium capit
:
Il gladiatore decide le sue mosse nell'arena (Seneca, Epistulae Morales Ad Lucilium - Libro III, XXII, 1).
Il detto viene citato da Seneca come un proverbio in uso a Roma ai suoi tempi: "Vetus proverbium est gladiatorem in arena capere consilium: aliquid adversarii vultus, aliquid manus mota, aliquid ipsa inclinatio corporis intuentem monet. (=Dice un vecchio proverbio che il gladiatore decide le sue mosse nell'arena: gliele suggeriscono il volto dell'avversario, i movimenti delle mani, l'inclinazione stessa del corpo, che egli studia attentamente.) Inutile fasciarsi la testa prima di esserla rotta.

Gloria in excelsis Deo
:
Gloria a Dio nel più alto dei cieli. ( Vangelo, S. Luca, Il, 14).

Saluto degli angeli ai pastori, alla nascita del Redentore, e inno nella liturgia della Messa.

Gloria victis!
:
Gloria ai vinti.

Al vinto si deve gloria se ha combattuto per una causa giusta. È l'opposto del famoso "Vae victis!" che si vuole pronunciato da Brenno contro i Romani che protestavano per le frodi usate nel pesare l’oro da essi versato per il riscatto.

Graecia capta ferum victorem cepit
:
La Grecia conquistata (dai Romani), conquistò il feroce vincitore. (Orazio, Epist.. Il, 1, 156
)
Roma conquistò la Grecia con le armi, ma questa con le sue lettere ed arti riuscì ad incivilire il feroce conquistatore, rozzo e incolto. Si cita per esaltare la potenza ed efficacia delle belle lettere o degli studi nella civilizzazione dei popoli.

Grammatici certant, et adhuc sub iudice lis est
:
I Grammatici discutono, e la contesa non è ancora finita. (Orazio, Ars poetica,78)
Allusione alle interminabili controversie grammaticali, sempre all'ordine del giorno, e che spesso si scopre essere questioni di lana caprina.

Grande mortalis aevi spatium
:
Grande spazio della vita mortale. (Tacito, Agric., III).

Il tempo della vita umana è brevissimo ma se si considera questo periodo in rapporto ai frutti, alle conseguenze durature che ne possono derivare, si può giustamente, in qualche caso, chiamarlo lungo e grande

Gratis et amore (Dei)
:
Gratuitamente e per amore (di Dio).

Locuzione usata nel linguaggio familiare, quando si dà o si riceve qualche cosa senza che l’acquirente sia legato da alcuna obbligazione verso il donatore. Si trova riportata al cap. XIV dei Promessi Sposi, detto da Renzo mentre mostrava un pane raccattato da terra dopo il saccheggio dei forni.

Grosso modo
:
Approssimativamente, ad occhio e croce (Ignoto).
Riporto questa espressione di uso quotidiano anche se, inizialmente, ho avuto qualche perplessità sull'esistenza del vocabolo "grossus" e, di conseguenza, sull'utilizzo che dello stesso ne viene fatto. L'aggettivo "grossus" non risulta né nel Georges-Calonghi né nel Campanini-Carboni stampati, il primo nel 1938 ed il secondo, "grosso modo", nello stesso periodo mentre viene riportato, come voce di tardo latino, sia nelle recenti edizioni del Castiglioni-Mariotti che del già citato Campanini-Carboni.
Non si tratta certo di latino aulico ma pur sempre di latino si tratta e come tale merita di essere ricordato. La ricerca fatta, inoltre, mi ha permesso di conoscere l'esistenza di un "latinus grossus" nato attorno all'anno 1000 che può essere considerato il precursore del latino maccheronico fiorito nel tardo '400 e di cui il più noto esponente è Teofilo Folengo (1491-1544).
Questo "latinus grossus" era una sorta di lingua che ai vocaboli aulici del latino, sempre più prerogativa delle sole persone istruite, mescolava termini di uso comune e comprensibili dal popolo privo di istruzione.

Detto segnalato da Cristina

Gutta cavat lapidem
:
La goccia scava la pietra.
(Ovidio, Ex Ponto, III, 10)
La frase ben si adatta a rompiscatole petulanti. Vale come esortazione pedagogica per ricordare che con una ferrea volontà si possono conseguire obbiettivi altrimenti impossibili. La frase completa è: "Gutta cavat lapidem, consumitur annulus usu". (La goccia scava la pietra; l’anello si consuma con l’uso).
 
 

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Ultimo aggiornamento: 01.10.2015
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